V Giornata in Memoria di Napoleone Colajanni
IV Edizione del Concorso Napoleone Colajanni
“La Solidarietà”
Si è svolta nella Sala Cerere di Enna il 23 Aprile 2024 alle ore 17:00 la V giornata in memoria di Napoleone Colajanni e la IV edizione del Concorso dedicato al tema della Solidarietà. L’attività del “Centro studi Napoleone Colajanni” che si svolge in seno alla Biblioteca “Salvatore Mazza” dell’IIS Napoleone Colajanni, diretto dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Maria Silvia Messina e coordinata dalle Referenti Prof.ssa Tiziana Buono e Prof.ssa Francesca Milano, coinvolge ogni anno gli studenti in un lavoro di ricerca, studio e scelta del tema, che negli anni ha visto approfondire i vari aspetti di questa personalità eclettica e poliedrica: medico, sociologo, economista, giornalista, scrittore e statista. Negli anni, sono stati approfonditi i temi dell’interculturalità contro i pregiudizi razziali, quello della lotta contro la criminalità e la mafia, lo scorso anno quello della sua pozione contro la guerra. Quest’anno è stata approfondita una tematica tanto cara al Colajanni sociologo: la Solidarietà. Il tema della Solidarietà è stato oggetto della IV edizione del Concorso N. Colajanni nella V Giornata in Memoria di N. Colajanni, nella quale sono stati premiati i vincitori del Concorso delle categorie di Adulti, di Scuola Secondaria di Secondo Grado e della Scuola Secondaria di Primo Grado per le tre sezioni di Narrativa, Poesia e Multimediale. Dopo il saluto della dirigente Scolastica Maria Silvia Messina, la Prof.ssa Tiziana Buono e la Prof.ssa Francesca Milano, referenti del centro Studi N. Colajanni, hanno introdotto i due relatori, il Prof. Salvatore Martinez e la Prof.ssa Maria Letizia Colajanni. Il rappresentante d’Istituto degli alunni Jacopo Gessaro ha presentato e annunciato i vincitori del Concorso. Gli alunni dell’Istituto hanno declamato estratti degli elaborati dei vincitori. Brani musicali, eseguiti dagli alunni del Liceo Musicale, hanno allietato la serata. Durante la cerimonia gli studenti e la cittadinanza hanno avuto modo di conoscere e apprezzare lo spessore umano, culturale e politico dell’illustre concittadino sulla tematica della Solidarietà. Salvatore Martinez ha analizzato la tematica della solidarietà con la trattazione dal titolo “L’individuo, considerato al di fuori della Società, è una semplice astrazione, non è una realtà. Quale è la forza specifica della Società? La coesistenza e la vita di più uomini in contatto e in rapporti reciproci tra loro” (in “La Sociologia Criminale”, Vol. I). Salvatore Martinez è Presidente della Fondazione “Istituto di Promozione umana Mons. Di Vincenzo” Enti del Terzo Settore, già Consultore Pontificio nei tre Dicasteri Vaticani per i Laici e per la Famiglia e Vita e già rappresentante speciale della Presidenza Italiana presso l’OSCE per i Diritti Umani. L’Osce è l’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, è la più grande organizzazione intergovernativa per la promozione della pace, del dialogo politico, della giustizia e della cooperazione in Europa sul piano politico-militare, economico-ambientale e umano e conta 57 paesi membri in tutta Europa. La Prof.ssa Maria Letizia Colajanni, nipote dell’illustre concittadino, ha raccontato esperienze di vita vissuta e aneddoti sul nonno che si è sempre battuto contro le sperequazioni sociali, contro il divario e le disparità tra Nord e Sud d’Italia, contro i pregiudizi razziali e contro la criminalità e la mafia. La solidarietà è l’idea chiave per i rapporti geopolitici tra Nord e Sud d’Italia e poi estesa a tutti i popoli. Il Colajanni auspicava una società in cui le forme di solidarietà hanno la meglio su quelle della concorrenza nel mondo intero. Motore della società deve essere soprattutto la solidarietà. “Biologia e sociologia si danno la mano”, l’egoismo deve cedere il passo all’altruismo.
Alla fine della serata i vincitori del Concorso sono stati premiati dai membri della Commisione esaminatrice, composta dalla Dirigente Prof.ssa Maria Silvia Messina, Presidente della giuria, Prof. Sergio Severino, Prof. Piero Colletta, Prof.ssa Cettina Rosso, Prof.ssa Maria Renna, Prof.ssa Angela Riviera, Prof.ssa Pinuccia Burgarello, Dott. Francesco Paolo Di Marco, Prof.ssa Tiziana Buono e Prof.ssa Francesca Milano.
Ecco i Vincitori del Concorso Napoleone Colajanni
Categoria Adulti
Narrativa adulti
I Posto
Senza identità di Giuseppe Piangiamore
Poesia Adulti
I Posto
Unanimità nella cuna nefasta dell’immensità di Karol Rampello
Multimediale Adulti
I Posto
In ogni tua carezza… mettici il cuore di Enrico Massimo Lo Giudice
Categoria Scuola Secondaria di Secondo Grado
Narrativa Secondaria di Secondo Grado
I Premio
EX Aequo Il mio nome è Felicità- di Cristina Savoca IIS N. Colajanni Enna
Ex Aequo Una stanza senza libri- di Alessandro Midael Conti IIS Mariano D’Arbore Oristano
Poesia Secondaria di Secondo Grado
I Premio
Ex Aequo In tempi di buoi e incertezza di Classe III A IIS N. Colajanni Enna
Ex Aequo Amore infinito Classe III C IIS N. Colajanni Enna
Menzione Speciale
Solidarietà- di Maria Oglialoro IIS Majorana Cascino Piazza Armerina
Premio Speciale Giuria
Solidarietà di luce – di Giuseppe Santi Bellomo IIS Pietro Farinato di Enna
Multimediale Secondaria di Secondo Grado
I Posto
Ex Aequo Presi una Mano di Niccolò Gagliardi IIS N. Colajanni Enna
Ex Aequo La solidarietà alla base di una società giusta e libera di Gessaro Jacopo, Rizza Benedetta, Sara Anello, Beatrice Rabbene Classe V C, IIS N. Colajanni Enna
Menzione Speciale
Aiutando il prossimo conoscerai la vera felicità della Classe II A IIS N. Colajanni Enna
Categoria Scuola Secondaria di Primo Grado
Narrativa Secondaria di Primo Grado
I Premio
Dammi la mano- di Sofia Maria Manno Istituto S. Chiara Plesso G. Pascoli III A
Menzione Speciale
Anila- di Maria Bellomo Istituto Comprensivo S. Chiara Plesso G. Verga Calascibetta I B
Premio Giuria
Freddo come l’acciaio, fragile come cristallo Classe I C Ist. Comprensivo De Amicis Enna Plesso Garibaldi
Poesia Secondaria di Primo Grado
I Posto
La Solidarietà- di Rossella Vetri Ist. Comprensivo S. Chiara Plesso Pascoli
Menzione Speciale
Una mano di sole- di Ettore Paglia Istituto Comprensivo S. Chiara Plesso G. Verga Calascibetta I B
Multimediale Secondaria di Primo Grado
I Premio
La solidarietà ha salvato la vita- degli Alunni delle classi seconde e alunni orchestra dell’Indirizzo Musicale Ist. Comprensivo Neglia -Savarese Enna
Menzione Speciale
Baciamiamoci- Classe II S del Plesso Villapriolo Ist. Comprensivo De Amicis di Enna
L’impegno del Colajanni da sociologo criminale gli ha dato fama internazionale e lo ha posto contro le posizioni conservatrici e reazionarie del Lombroso, che paralizzavano la storia in schemi deterministici e naturalistici. Il Colajanni ha un approccio sociologico progressista, contro il meridionalismo razzista di Niceforo che intende provare l’inferiorità morfologica e biologica dei meridionali, soprattutto dei Sardi. Smonta le teorie di coloro che propongono un modello di società, retta da leggi naturali ed immutabili. Non si può pensare il mondo umano con le leggi della biologia, ma con le leggi della sociologia. Nel mondo umano l’altruismo dovrebbe essere la legge anziché l’egoismo. Il Colajanni critica il darwinismo sociale molto sviluppato al suo tempo e i suoi epigoni che pensano il mondo umano sotto la legge della lotta per la vita. Lettore acuto delle tesi di Darwin, come Darwin indica che più le civiltà progrediscono, più l’altruismo si sviluppa, questa analisi è confermata dai lettori di oggi di Darwin. Questa coppia egoismo- altruismo da positivista si sviluppa nel rapporto binario concorrenza- solidarietà e, secondo il Colajanni, più una società pratica la solidarietà, più questa società progredirà. La concorrenza è un freno allo sviluppo economico- sociale- politico. Come Darwin, Colajanni preferisce invece, per comprendere la società, all’approccio biologico quello sociologico, difendendo la solidarietà, l’interclassismo e le forme di associazione, contro i teorici della concorrenza.. Il motore del progresso non è la lotta per la sopravvivenza, destinata a sfociare in un processo di relazione competitiva e nella creazione di una élite, ma l’evoluzione della società è orientata da leggi sociologiche, che indicano come l’altruismo svolga un ruolo sempre più importante in seno ai rapporti sociali. Dal punto di vista economico, L’applicazione concreta di questa analisi si trova nel suo pensiero da meridionalista, non si deve creare concorrenza tra nord e sud d’Italia ma creare un mercato nazionale dove c’è una solidarietà economico- sociale tra il settentrione e il centro e sud d’Italia, tra i paesi più sviluppati del Nord e quelli meno sviluppati del Sud. Non pensa come Giustino Fortunato che ci sono due Italie e si deve favorire il libero scambio, esportando i prodotti dell’Italia Meridionale all’estero, e inoltre attacca Spencer con il liberismo individualista e concorrenziale e l’antistatalismo Spenceriano perchè il Colajanni pensa il Mezzogiorno in un ambito nazionale, c’è bisogno che l’Italia e l’industria italiana nascente siano protette, in una visione patriottica italiana, l’agricoltura del Mezzogiorno deve essere destinata soprattutto per un mercato nazionale, per i mercati del Nord d’Italia. E solo Lo Stato possiede il potere politico e la capacità finanziaria, atti a creare una condizione di solidarietà in Italia: solo lo Stato protezionista può sanare l’estremo squilibrio economico e sociale esistente tra Nord e Sud del Paese per creare un mercato nazionale con scambi tra Nord e Sud; lo Stato sarà l’unica entità capace di dare vita ad una solidarietà economica tra le provincie industriali del Nord ed il Mezzogiorno. Il Colajanni pensa che lo Stato debba intervenire nella regolamentazione dei meccanismi economici a favore del popolo. Dal punto di vista politico, Nella sua strategia riformista, evoluzionista ed interclassista, È contro il riformismo conservatore di Villari, Franchetti e Sonnino, teoria che intende dimostrare che per sanare il Mezzogiorno c’è bisogno di cambiare l’atteggiamento dell’élite meridionale di latifondisti illuminati o dei contadini meridionali. Colajanni nel suo discorso da meridionalista progressista vedeva, come strumento della riforma politica e sociale, lo Stato: uno Stato protezionista, il Colajanni analizza il fenomeno mafioso, rifiutando una lettura in chiave razzista e antropologica e dando una lettura sociologica e politica: la mafia è la prova dell’assenza dello Stato, perché non c’è una cultura statale del Mezzogiorno. In conclusione, questa visione molto articolata fa di Colajanni un meridionalista originale, perché considera che il mercato nazionale è solidarietà tra le regioni della nazione.