Adottato il Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025.
A cura di: dott. Uccio Muratore
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 dicembre 2022, rientra tra gli obiettivi
del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Dopo avere informato le parti sociali, il
19 dicembre 2022 il Ministro del Lavoro
e delle Politiche Sociali ha adottato
il Piano nazionale per la lotta al
lavoro sommerso 2023-2025,
predisposto dal Tavolo tecnico
presieduto e coordinato dal Direttore
Generale per i Rapporti di Lavoro del
Ministero, e composto dai Direttori
Generali delle DG Immigrazione e
Politiche Attive, dal Commissario
Straordinario di ANPAL e da
rappresentanti di Ministero dell’Interno,
Conferenza delle Regioni e delle
Province Autonome, Guardia di Finanza, Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, INL,
INPS, INAIL, OCSE, ISTAT, Banca D’Italia, nonché ricercatori e accademici di chiara fama
sul tema, in qualità di esperti.
Il Piano è entrato in vigore il 21 dicembre 2022 con la pubblicazione sul sito del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali nella sezione dedicata alla pubblicità legale e ne è dato
avviso nella G.U. n. 298 del 22 dicembre 2022. Questo rappresenta il conseguimento entro i
termini del 31 dicembre 2022 di una misura richiesta in ottemperanza al PNRR: “Entrata in
vigore di un piano nazionale e della tabella di marcia attuativa per la lotta al lavoro sommerso
in tutti i settori economici”. Il Piano si propone di contrastare trasversalmente il fenomeno
del lavoro sommerso in tutti i settori economici interessati, attraverso un
cronoprogramma di attuazione. La sua trasversalità è comprovata dalla latitudine delle
attività: quelle di compliance e di vigilanza si connotano per un ampio raggio applicativo.
L’analisi del fenomeno però ha suggerito di prestare attenzione maggiormente su determinati
settori particolarmente esposti, come ad esempio il lavoro domestico e l’agricoltura. Si
vuole inoltre razionalizzare l’impianto sanzionatorio assicurando un equilibrio tra compliance
e sanzioni in senso proprio, al fine di evitare che il ricorso al lavoro sommerso risulti
conveniente per i datori di lavoro. Il Piano nazionale si raccorda al processo di riforma del
Polo Sociale Integrato di Enna
Sedi: Viale delle Olimpiadi, 155 – 94100 Enna / Via Generale Muscarà, 2 A – 94015 Piazza Armerina
Tel. +39 0935 198 00 93 / WhatsApp: +39 350 072 48 81 / Email: polointegratoenna@ibleaserviziterritoriali.it
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sistema delle politiche attive del lavoro, che mira a rafforzare i Centri per l’impiego e i
servizi di intermediazione domanda/offerta.
Sul piano metodologico è prevista l’adozione di indicatori statistici basati sulle informazioni
dirette e indirette, che forniscano sia un monitoraggio sui singoli settori economici o tipologie
di imprese maggiormente interessati dalle politiche del Piano (indicatori microeconomici), sia
una panoramica complessiva sul lavoro sommerso in Italia (indicatore
macroeconomico). Previsto un approccio multi-agenzia, che si declina nella creazione di reti
inter-istituzionali di cooperazione tra le Autorità interessate e nel caricamento dei dati in
possesso delle singole Agenzie all’interno del Portale Nazionale del Sommerso.
Il Piano nazionale infine tiene conto delle sinergie con il Tavolo Caporalato, inizialmente
costituito per un triennio e i cui lavori sono stati prorogati sino al 3 settembre 2025. Tale
approccio sinergico si impone, al fine di contrastare efficacemente quelle manifestazioni di
lavoro irregolare che risultano alimentate anche dalla proliferazione di insediamenti abusivi
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