LA SORPRESA DEL NATALE
Oggi mi è pervenuto un libro dal titolo “Calcio Enna – 90 anni di storia”, scritto da Orazio Di Raimondo e Gianluca Pierri, proveniente da Treviso. Novanta anni di storia in 371 pagine formato 29×30, ricordando con una breve nota i Presidenti che nel tempo si sono succeduti
Dopo una chiara premessa viene raccontata l’intera storia dell’Enna dal 1942-43 in serie C, al girone di eccellenza ancora in corso, con la sola parentesi dell’immediato dopoguerra 1944/1947.
Per ogni partita, con un notevole sfoggio fotografico, sono indicate le formazioni in campo, i risultati ottenuti, i nominativi che segnavano i gol ed il continuo aggiornamento delle classifiche.
Lo stupore per l’arrivo del libro, del quale ne sconoscevo l’esistenza, ebbe fine quando comunicai la notizia a mio figlio Mario.
Era stato lui che, venuto casualmente a conoscenza del libro che ricordava anche le mie Presidenze dell’Enna calcio, pensò di farmi una sorpresa natalizia.
Il libro, come già detto, iniziava con una partita di serie C del 1942/43, durante la Seconda guerra mondiale.
In quel periodo mi trovavo con la mia famiglia ad Agrigento dove, nel maggio del 1943, quasi alla vigilia dello sbarco americano in Sicilia, si disputò la gara di serie C Agragas-Enna che finì con il risultato in favore dell’Agragas di 3 a 0.
L’Enna era stata ammessa alla serie C perché, sede del Comando Armata di Sicilia, disponeva di un parco giocatori militari di un certo livello.
L’unico giocatore locale era il dr. Carmelo Inglese, fratello del compianto Enrico già direttore dell’Ente provinciale per il turismo di Enna.
Quella partita è stata ricordata in una delle molte note da me pubblicate, non tanto per il risultato di 3 a 0 in favore dell’Agragas, ma per la sua lunga durata interrotta tre volte dalle sirene che, spesso, segnalavano un possibile bombardamento di Porto Empedocle, che distava pochi chilometri in linea d’aria dal campo sportivo.
Al mio ritorno ad Enna con l’amico Carmelo Inglese spesso ricordavamo quel particolare pomeriggio che vedeva il pubblico spostarsi per ripararsi, quando suonavano le sirene, in un vicino campo coltivato ad ortaggi.
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