Sabato 13 Maggio 2023, ad Enna, si è svolto presso i locali della palestra di Valverde (ex Scuola
magistrale) l’evento “InterAgiamo” organizzato dal CSI di Enna ed in collaborazione con
l’Associazione Oltre le Frontiere (ANOLF), Cisl Agrigento-Caltanissetta-Enna, la Croce Rossa,
l’Associazione Pantani di Villarosa, l’Assocciazione Don Bosco 2000, l’Associazione La Tenda, la
Asd Sei To Do, la Global Service, l’Iblea Servizi, la Compagnia l’Arpa, la scuola di ballo Dance
Maia e il Comitato Pari Opportunità dell’ordine degli avvocati di Enna.
La giornata ha avuto inizio con la presentazione dell’iniziativa da parte del Presidente del CSI,
Alberto Lo Giudice e dalla Segretaria territoriale Cisl Agrigento-Caltanissetta-Enna, Carmela
Petralia, ha poi portato i saluti il Sindaco di Enna, Maurizio Dipietro. E’ proseguito con il focus
sulle vulnerabilità sociali, con la campagna “Chi si difende, Agisce” con la testimonianza di due
donne straniere che hammo raccontato al numeroso pubblico presente, le loro esperienze di violenze
e tratta subite nei loro paesi di origine. Si sono succeduti, sotto la regia di Claudia Cozzo, dele
Coordinamento donne Cisl, gli interventi del sindacato, che ha puntato i riflettori sul tema della
donna nel mondo del lavoro e sulle difficoltà connesse alla conciliazione vita-lavoro, della
psicoterapeutica, Dott.ssa Milazzo Tiziana che ha messo in risalto, grazie alla sua esperienza
lavorativa, le violenze psicologiche che subiscono le donne più fragili all’interno dei rapporti di
coppia e familiari e dell’Avvoccato sabina Giunta che ha esposto la legislazione in materia di tutela
e difesa delle donne violentate sia sessualmente che nell’ambito della propria famiglia. Ha concluso
il focus, Elisa Di Dioche ha portato in scena magistralmente la storia di Francesca Serio, mamma di
Turiddu Carnevale, sindacalista ucciso dalla mafia. La giornata ha continuato con l’attività sportiva,
difesa personale antiviolenza, Tai Chi e bali e con la dimostrazione della Croce Rossa italiana,
Comitato di enna, di primo soccorso e disostruzion. Rivolto ai bambini, invece, giochi di squadra e
lezioni di difesa personale e sport Samurai, tutti insieme contro il bullismoper infondre in loro lo
spirito di condivisione, solidarietà e collaborazione.
Nel pomeriggio i giovani delle associazioni si sono incontrati in un torneo di calcio a cinque. La
finalità dell’evento rientra nella terza campagna di sensibilizzazione, giovani noi ci siamo, che ha
voluto mettre in luce il tema delle giovani generazioni che vogliono far sentire la loro voce e
vogliono contribuire al riscatto dei loro territori, dove vogliono restare ed elaborare un progetto di
vita.
“Siamo molto soddisfatti della riuscita dell’evento, ha dichiarato il Presidente CSI, Alberto Lo
Giudice, ritengo che il messaggio è stato colto in pieno, lo sport come veicolo di integrazione
sociale e contro ogni discriminazione e per questo un ringraziamento a tutte le associazioni che
sono intervenute e hanno permesso di realizzare tutto ciò”.
L’Anolf cerca sempre di essere al fianco degli stanieri, e sposa a pieno le iniziative che annullano la
diversità fra i popoli. E’ stato bello vedere i givani di ogni nazione divertirsi insieme in uno spirito
di gioia ed entusiasmo, dichiara il Presidente Anolf di Enna, Rosario Cottonaro. “Il titolo
dell’evento ha voluto richiamare i valori di solidarietà,integrazione,inclusione sociale e di lotta alla
discriminazione e preprio per questo è stato messo in campo lo sport come filo conduttore,legato a
dei messaggi sociali importanti, combattere le discriminazioni, veicolare un messaggio di speranza,
lottare contro le ingiustizie il tutto finalizzato a tre campagne di sensibilizzazion: donne, bambini e
giovani, ha dichiarato Carmela Petralia, della Cisl di Agrigento-Caltanissetta-Enna, “grazie alla
collaborazione di tutte le associazioni intervenute siamo riusciti ad integrare le esperienze e le
specificità di ciascuno creando insieme un grande patrimonio comune”. Siamo certi che la rete che
oggi si è creata, continuerà il movimento del territorio perché è importante esserci tutti assieme per
provare a cambiare qualcosa, ha concluso Carmela Petralia.
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