Appello pubblico al Sindaco Maurizio Dipietro.
Caro Sindaco, in queste settimane abbiamo assistiti sgomenti ad una Tua incomprensibile posizione volta a scardinare la maggioranza di governo eletta dalla città.
Conoscendo la tua storia e le Tue tante battaglie contro i vecchi metodi della politica trasformista e clientelare siamo rimasti allibiti ma composti.
Abbiamo provveduto, in tempi diversi, a liberare le poltrone di cui hai tanto bisogno per tenere in piedi quel che resta di una maggioranza del tutto stravolta rispetto a ciò che le urne decisero. Non sappiamo, non comprendiamo, non Ti riconosciamo. Hai mortificato le tante candidate nelle quattro liste, ricorrendo ad una nomina femminile esterna.
Ti accingi a nominare un assessore pescato tra i candidati del candidato sindaco avversario. No comment.
Tutti insieme, seppur con casacche diverse, Ti abbiamo consentito di sedere al più alto scranno della città. Sembri avere dimenticato e volere mettere in campo un’operazione trasformista targata MPA e IV escludendo tutti gli altri e per avere più poltrone da ripartire tra voi, Ti sei inventato regole inapplicabili. Anzi, applicabili a convenienza.
Tuttavia, la posta in gioco è troppo Alta e si chiama Enna che sta morendo, per non chiederti di convocare con urgenza un tavolo politico coinvolgendo tutta la maggioranza uscita dalle urne e trovare soluzioni democraticamente condivise, se ce ne sono.
Resta la disponibilità ad essere al suo fianco per governare la città con regole condivise. Ti invitiamo a governare in aula con chi è stato al tuo fianco negli ultimi 7 anni, a scegliere gli amici e gli alleati di sempre piuttosto che quelli dell’ultima ora; ti invitiamo a gratificare chi a contribuito alla tua elezione rispetto a chi non si è candidato o chi addirittura era dalla parte opposta. Ti invitiamo a governare con chi non ha sete di poltrone ma di buona politica. I tuoi alleati di sempre ti chiedo di ricompattare la squadra che ti ha eletto e che non tradisce la città.
Ti invitiamo a riconoscere il ruolo primigenio di chi ha fondato questo progetto e sostenuto l’avventura dal primo giorno, quando forse altri immaginavano percorsi diversi ed oggi pretendono di dettare l’agenda.
Viceversa, da uomo delle Istituzioni che sei e per la formazione culturale che hai, ci aspettiamo che Tu sia conseguente facendo l’unica cosa che la democrazia impone quando si perdono i numeri per governare. Attendiamo fiduciosi una Tua parola pubblica perché di ciò che si decide nelle segrete stanze tra il Tuo partito e chi resta, non vogliamo essere complici.
Facciamo appello ai diversi consiglieri che non hanno condiviso queste regole inopinatamente imposte ad esprimere la loro sofferenza.
Rosalinda Campanile
Giovanni Contino
Gianpiero Cortese
Dante Ferrari
Ugo Grimaldi
Eliana Longi