Richiesta di concessione in uso della Chiesa di San Michele Arcangelo in Enna nella
disponibilità di un ente pubblico quale comune o ex provincia e/o altro ente del territorio in grado di
garantirne la fruizione e l’apertura alla collettività tutta.
Egregio Signor Prefetto,
Si apprende con sorpresa, per le vie brevi, dell’imminente concessione in uso della Chiesa di San
Michele Arcangelo di Enna alla vicina Parrocchia Maria SS. della Visitazione.
Seppure risulti facilmente comprensibile che l’eventuale concessione deriverebbe dalla necessità di
espletare il culto all’interno dell’edificio sopra menzionato, non si può sottovalutare il rischio certo,
già ben consolidato per analoghi beni nella Città di Enna, che la Chiesa continuerebbe ad essere
destinata alla chiusura, con notevoli difficoltà ad accedervi per la realizzazione di iniziative culturali
e artistiche. Ne è un esempio, infatti, la Chiesa di San Francesco di Paola, attualmente nelle
disponibilità della medesima Parrocchia, fruibile solo in occasione della festa liturgica del titolare,
delle celebrazioni di matrimoni o esequie, o di qualche celebrazione eucaristica festiva. Inoltre, non
risulta che la Chiesa Madre abbia un’affluenza di fedeli tale da richiedere addirittura l’utilizzo
necessario dell’edificio per le celebrazioni eucaristiche feriali o festive.
Riteniamo che la concessione della Chiesa di San Michele Arcangelo all’ente ecclesiastico in oggetto,
precluda la fruizione, la valorizzazione e la promozione del patrimonio storico e artistico in essa
contenuto, già apprezzato grazie alle iniziative che ne hanno consentito l’apertura ai visitatori, come
le Giornate FAI, Le Vie dei Tesori e, in ultimo, la mostra degli artisti ennesi Aldo Petralia e Mario
Termini.
Ogni qual volta la centralissima Chiesa di San Michele apre le proprie porte, si registra un numero di
visitatori considerevole, sia di cittadini ennesi che all’interno della Chiesa hanno maturato dei ricordi
d’infanzia, sia di turisti che scelgono Enna come meta del loro viaggio. L’edificio di culto, inoltre,
ben si presta ad accogliere iniziative culturali di livello, sempre nel pieno rispetto della sacralità del
luogo, come avvenuto sino ad oggi.
La Chiesa di San Michele Arcangelo, così come la Chiesa di San Francesco di Paola, la Chiesa di
San Marco le Vergini, la Chiesa di Maria SS. del Carmelo e la Chiesa di San Domenico,
rappresentano un patrimonio culturale di inestimabile valore per la Città di Enna e, di conseguenza,
per i beni del FEC del Ministero dell’Interno. Tali beni, non possono essere sottratti alla collettività
e vedere la luce solo in sporadiche occasioni religiose. Al contrario, proprio in quanto beni tutelati da
un ente pubblico, quale il Ministero dell’Interno, dovrebbero essere a priori nelle disponibilità delle
comunità nelle quali questi insistono.
Seppure ci si volesse dotare di un regolamento in grado di disciplinare l’utilizzo della già menzionata
Chiesa da parte di enti e/o associazioni del territorio, è noto che l’ente pubblico dovrebbe comunque
richiedere preventivamente il nulla osta e le chiavi di accesso al parroco della Chiesa Madre, che
potrebbe ostacolare la realizzazione di iniziative.
Quanto ciò premesso, si richiede lasciare l’edificio di culto nella piena disponibilità di codesto ente
o di un altro ente pubblico e/o realtà del territorio in grado di garantirne la fruizione e l’apertura alla
collettività tutta.
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