Quali spazi di partecipazione ha oggi il cittadino?
Sabato 6 maggio alle 9,30 all’istituto all’istituto “Pedro Arrupe” in via Franz Lehar, 6 Palermo
workshop di GenerAzioni sul ruolo delle istituzioni democratiche
P. Gianni Notari: “Non più spettatori passivi ma cittadini attivi dei processi democratici”.
PALERMO – Quali sono gli spazi di partecipazione che oggi devono essere recuperati nel nostro Paese? Con quali strumenti i cittadini possono ritornare ad avere fiducia sull’importante ruolo che hanno le istituzioni democratiche? Di questo si parlerà sabato 6 maggio, alle ore 9.30, nel primo workshop di GenerAzioni.
Il tema centrale sarà infatti “Il ruolo delle istituzioni democratiche nel nostro Paese. Quali spazi di partecipazione per il cittadino?”.
A confrontarsi saranno Paolo Aquilanti, magistrato del Consiglio di Stato e presidente della Fondazione Ri.MED e Tommaso Vitale, preside della Urban School di Sciences Po – Centre for European Studies and Comparative Politics di Parigi.
Ad introdurre i lavori sarà p. Gianni Notari, direttore dell’Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”.
“La crescita della democrazia richiede il rispetto dei principi istituzionali cardine – afferma p.Gianni Notari – come la trasparenza, la responsabilità, i livelli di inclusione e partecipazione dei processi decisionali, l’accesso all’informazione e il contrasto alla corruzione. In tutto questo il ruolo dei cittadini è fondamentale ed ineludibile. Non è più tempo di essere spettatori passivi di giochi politici lontani dai bisogni reali delle persone. Abbiamo bisogno che si torni a riavere fiducia nella crescita del Paese attraverso la partecipazione attiva dei cittadini che devono riappropriarsi degli strumenti democratici. Tutto questo in un percorso di confronto costruttivo con le istituzioni politiche e amministrative del nostro territorio”.
GenerAzioni è un percorso di formazione sociopolitica: un cantiere intergenerazionale e interculturale che promuove incontri ed interazioni tra esperienze virtuose presenti nei territori, offrendo percorsi formativi a persone che desiderano generare processi comunitari di cambiamento sociale, politico e culturale.