La storia del calcio siciliano
Sicilia, isola meravigliosa. Mare cristallino, l’Etna, storia antica greca e romana e bontà enogastronomiche. Dai cannoli alle granite, passando per la pasta con le sarde e la cassata. Tutti patrimoni che l’intero mondo ci invidia. Non c’è una sola zona della Trinacria, infatti, che potrebbe essere tralasciata da chi voglia visitare questa terra in lungo e largo. Ogni paese, ogni frazione, ogni angolo siculo merita di essere menzionato almeno una volta. Palermo, Catania, Messina, Siracusa, Enna, Trapani, Agrigento, sono solo alcune delle città più conosciute dell’isola. Ma c’è anche un’altro aspetto da non sottovalutare e che rende la Sicilia completa alla pari delle altre regioni d’Italia: il calcio. Già, perché le squadre sicule non sono assolutamente meno forti o affascinanti di quelle delle altre zone del Belpaese. Certo, magari hanno qualche trofeo in meno rispetto alle più vincenti Milan, Inter e Juventus, ma la loro storia è assolutamente unica e meravigliosa, così come quella più generale del calcio siciliano, che rappresenta una parte fondamentale del palinsesto delle scommesse sui portali a tema, anche a livello regionale, e della storia del calcio italiano in generale. Ma quando si diffonde davvero questo sport sull’isola? Nelle prossime righe proveremo a rispondere a questa domanda, parlando delle origini e dell’evoluzione del calcio siciliano.
In origine fu il Palermo
Come noto, la prima squadra di calcio fondata nel nostro Paese fu il Genoa, da poco tornato in Serie A grazie al secondo posto conquistato nel campionato cadetto in questa stagione. Il Grifone spiccò il volo nel settembre del 1893. Quello fu l’inizio del calcio in Italia, con una diffusione rapida e un proliferare di nuovi club anno dopo anno nel corso degli ultimi anni dell’Ottocento. Anche in Sicilia ci si rende presto conto che è giusto fondare delle società sportive che possano competere nel nostro Paese giocando al calcio. A muoversi per prima fu la città simbolo dell’Isola: Palermo. Qui, nel 1898, quando a Torino venne disputato il primo campionato italiano, nacque il Palermo calcio, fondato da alcuni operai di origine inglese, neanche a dirlo, che avevano un posto di lavoro presso gli stabilimenti delle ceramiche Florio. I due principali artefici della fondazione del club si chiamavano rispettivamente Wood ed Olson e il nome che essi diedero alla società era molto simile a quella del Genoa: Palermo Football and Cricket club. Le origini del Palermo corrispondono, però, non a partecipazioni a competizioni professionistiche, bensì a varie partite amichevoli organizzate in modo saltuario contro rappresentative dilettantistiche di marinai provenienti dalle varie nazioni, specialmente il Regno Unito, le cui barche attraccavano al porto palermitano. La prima partecipazione ad un torneo semi ufficiale arrivò solo 9 anni più tardi rispetto alla fondazione della squadra, con la Coppa Lipton, fondata dall’omonimo magnate delle piantagioni di tè. Insieme al Palermo partecipava la rappresentativa dello yacht del proprietario di Lipton e il Napoli. Invece, la prima vittoria contro un grande club risale al 1910, quando i siciliani si imposero sulla Lazio per 2-1 in un torneo per commemorare il 50esimo anniversario della spedizione dei Mille.
La fondazione di altre squadre siciliane e i primi campionati
Dopo 20 anni dalla fondazione del Palermo, iniziarono a nascere altre società più o meno longeve. Oltre alle meno note Libertas Palermo e Umberto I Messina, vennero ufficializzate le nascite del Messina SC, fondato nel 1919, del Siracusa, nel 1923, e del Catania, nel 1928. Sempre in quegli anni venne alla luce anche la Vigor Trapani. Quindi, sulla base di queste premesse, si disputò il primo vero girone di calcio tutto siciliano, vinto a mani basse dal Palermo. Ma per vedere una squadra isolana nelle due serie superiori bisogna aspettare ancora qualche anno. Nella stagione 1930-1931, il Palermo si piazza in terza posizione in Serie B, mentre l’anno dopo centra la promozione in Serie A, la prima storica per un club della Sicilia, vincendo il campionato cadetto. Nella stagione 1935-1936, invece, con l’istituzione della Serie B, abbiamo 3 squadre nei tre massimi campionati: Palermo in Serie A, Messina in Serie B e Catania in Serie C. Esse si riuniranno tutte e tre nella Serie B dell’anno successivo.
Gli anni recenti delle tre big salite in Serie A: Palermo, Messina e Catania
Ovviamente, con il passare del tempo e le diverse salite delle squadre siciliane nelle più alte categorie calcistiche, anche i migliori giocatori iniziarono a prendere in considerazione la possibilità di giocare per i club siciliani. Tanti grandi campioni si sono fatti le ossa in questi club. Possiamo, pertanto, citare alcuni esempi. Sicuramente è il Palermo ad aver avuto il miglior ricambio di calciatori di primissimo livello, specialmente quando i rosanero hanno giocato per tanti anni consecutivi in Serie A. Da Fabrizio Miccoli a Luca Toni, passando per Javier Pastore, Edinson Cavani, Andrea Belotti, Paulo Dybala e Salvatore Sirigu. A livello di risultati sportivi la squadra del capoluogo siciliano ha ottenuto tre quinti posti nel massimo campionato italiano (tutti compresi tra il 2005 e il 2010), partecipando di conseguenza all’Europa League e sfiorando la qualificazione alla Champions League. Altra squadra che ha visto un viavai di giocatori di alto cabotaggio negli anni Duemila è il Catania. Dal club rossoblù sono passati i vari Morimoto, Lodi, Papu Gomez, Spinesi, Baiocco, Legrottaglie, Mascara. A livello di migliori piazzamenti, invece, sono stati degli ottavi posti in Serie A in 4 occasioni, l’ultima delle quali nel 2013 con Rolando Maran in panchina e 56 punti conquistati. Altra squadra che ha frequentato i piani alti del calcio italiano è il Messina, oggi relegato in Serie D dopo diversi problemi a livello societario. Tra i nomi più noti si possono ricordare Storari, Parisi, Napoli, Sullo, Fusco, Caccia e Buonocore. Il miglior risultato del Messina fu il favoloso settimo posto in Serie A raggiunto nel 2004/2005, che però non valse la meritata qualificazione all’Intertoto, dal quale i giallorossi furono esclusi per mancanza di Licenza UEFA.
Altre squadre importanti in Sicilia
Ma oltre le tre big, vi sono molte altre realtà calcistiche siciliane che hanno contribuito a rendere grande il calcio siciliano. Tra queste vi è senz’altro il Trapani calcio, fondato nel 1905 e che come miglior risultato ha raggiunto un terzo posto in Serie B, valso l’accesso ai playoff per l’ingresso in Serie A. Una notte maledetta quella del ritorno, che vide il sogno sfumare ad un passo dal traguardo. Anche l’ASD Ragusa sta facendo grandi cose ultimamente, data la vittoria nel campionato d’Eccellenza nella scorsa stagione e il passaggio in Serie D. Menzione d’onore va anche all’Enna calcio, fondata nel 1942, che ha raggiunto come massimo risultato la Serie C negli Anni ‘90 e attualmente gioca in Eccellenza, all’Acireale e alla Sancataldese, club fondati rispettivamente nel 1946 e 1949 e ora entrambe in Serie D.