Un grazie particolare e sopratutto con grande affetto al dottor Angiolo Alerci per la oltre decennale collaborazione con Ennapress. Per il sottoscritto il dottor Alerci è divenuto un punto di riferimento molto importante nl capire le dinamiche che hanno interessato la nostra città negli ultimi 40 ed oltre anni.
Una persona dalla grande visione politica e non solo che è stato anche protagonista in molti avvenimenti che hanno caratterizzato la storia non solo politicama anche culturale e perchè no sportiva della nostra città.
Al dottor Alerci sempre grazie e che la nostra collaborazione possa continuare ancora per lungo tempo.
LA MIA PRIMA SCELTA
Valutando la mia circa ventennale collaborazione con Ennapress, Direttore il mio amico Riccardo Caccamo, ho rilevato che sono stati a da me pubblicati otre settecento articoli che hanno trovato un’apprezzabile considerazione da parte di molti lettori.
Oltre queste note pubblicate da Ennapress, riversate su nove volumi di “CRONACA E RIFLESSIONI SULLA POLITICA ITALIANA” con il decimo in corso d’opera, che complessivamente hanno riempito oltre milleseicento pagine, ho pubblicato anche cinque libri: “IL LIONS INTERNATIONAL COMPIE CENTO ANNI”, “GIUSEPPE PANVINI VULTURO”,” LE VITE PARALLELE DI BERLUSCONI E RENZI”. “IL MIO DIARIO” e “ LA MIA OPERA INCOMPIUTA -LA PISCINA NEL LAGO DI PERGUSA”.
Ho pensato di estrapolare da questi libri fatti di una certa importanza, accadutimi nelle diverse attività svolte, e portarli a conoscenza dei miei lettori di Ennapress.
La prima:
A dieci anni ho deciso quello che doveva essere il mio destino.
Agli esami di ammissione al ginnasio si verificò un fatto al quale diedi un significato particolare.
La professoressa Ligotti molto nota in città, nel controllare le presenze non appena sentì il mio cognome disse: un altro Alerci al ginnasio? dal momento che altri due miei fratelli Pino, deceduto a 18 anni dopo avere conseguito la maturità classica, e Aldo frequentavano quella scuola.
Questa battuta mi impressionò fino al punto di chiedere a mio padre, che me lo consentì, di non iscrivermi al ginnasio ma all’Istituto tecnico commerciale.
Scelta, anche se non c’è stata la prova contraria, che mi ha consentito una soddisfacente vita.
Questo fatto dopo 25 anni ebbe un seguito. Ero Presidente dell’Ospedale di Enna e venni informato che era stata ricoverata la Preside Ligotti, la quale anche per gli ottimi rapporti con la mia famiglia, andai a visitare.
Nel corso della nostra conversazione le raccontai quel fatto e la mia interpretazione che mi costrinse a modificare il mio piano di studi.
La Ligotti ci rimase molto male perché alla sua battuta avevo dato una interpretazione completamente sbagliata, avevo dieci anni.
La tranquillizzai assicurandola che la mia scelta mi aveva aperto quella strada che mi aveva consentito a 18 anni, subito dopo avere conseguito il diploma, di essere assunto all’Ufficio Contributi Unificati dal quale mi ero dimesso il 31 dicembre 1949 perché, da vincitore di concorso, ero stato assunto dalla Cassa Centrale di risparmio V.E. e che già in banca avevo raggiunto il grado e la funzione d’Ispettore.
Il lavoro di banca, ed i numerosi trasferimenti (Piazza Armerina, Enna,Canicattì,Montemaggiore Belsito,Mazzarino,Enna,Caltanissetta,Palermo e Messina) ed il mancato accoglimento dell’Università di Catania della mia richiesta di trasferimento a Palermo, nella cui provincia stavo trascorrendo un lungo periodo di servizio (sei anni) presso un’agenzia della Sicilcassa compromisero i miei studi universitari.
E’ stato il coronavirus a costringermi a modificare completamente quelle che erano le mie abitudini di vita, sto cercando di essere molto più prudente del solito trovandomi, per la mia età di 94 anni, collocato nella categoria di maggior rischio.
Sarà una cosa molto strana per gli altri, ma circa otto ore al giorno sul computer o diverse ore alla guida dell’auto, mi rilasciano un senso di tranquillità, di serenità e non di stanchezza.
Questa è stata la nuova presentazione per i miei lettori, alla quale seguiranno i racconti di fatti particolari accaduti nel corso della mia vita intensamente vissuta che saranno estratti dai miei libri pubblicati.
angiolo alerci