In qualità di Coordinatore Nazionale della Federazione degli Studenti ho il dovere, morale e politico, di esprimere tutte le mie forti preoccupazioni per i fatti de “Majorana-Cascino” di Piazza Armerina di giorno 1 Marzo.
Il fatto che dei membri delle forze dell’ordine abbiano interrotto un’ Assemblea di Istituto regolarmente autorizzata con a tema la legalizzazione della cannabis è un atto che, in assenza di diversa motivazione, rischia di risultare politicamente inaccettabile in una libera Democrazia.
Gli agenti, infatti, per ragioni a noi ignote, hanno proceduto a identificare dei ragazzi che, per quanto appena maggiorenni, rivestono un pubblico incarico elettivo nell’autogoverno dell’Istituzione scolastica e che stavano esercitando la propria funzione nei modi e nei termini stabiliti dalla legge, per di più irrompendo in una scuola, alla presenza di decine di studenti.
Un intervento del genere, a prescindere dal tema trattato, è, a mio avviso, in forte contrasto con il Diritto di assemblea e col Diritto alla libera espressione del pensiero sanciti dalla nostra Costituzione, una Costituzione che proprio nelle scuole dovrebbe trovare il suo massimo grado di esplicazione.
Auspicando però, fiducioso, che i vertici della Polizia di Stato (che per dovere di cronaca, in Provincia di Enna si sono sempre distinti negli anni per la collaborazione con gli studenti) possano fare chiarezza sull’accaduto, non posso non esprimere la mia più sincera solidarietà ai rappresentanti d’Istituto coinvolti, tutti iscritti all’associazione studentesca che rappresento, per la vicenda che li ha colpiti e la mia più netta contrarietà ad interventi di questo tipo in pubbliche assemblee.
Colgo l’occasione per annunciare all’opinione pubblica che, nel pieno esercizio delle mie prerogative di componente permanente del F.A.S.T., invierò nelle prossime ventiquattro ore una richiesta di audizione straordinaria e urgente al Ministro Valditara sul caso.
Marco Greco, Coordinatore nazionale della Federazione degli Studenti.
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