
Interveniamo sul tema sollevato dai “Moderati” del consiglio comunale di Enna
per doverosamente replicare alle inesattezze, nella migliore delle ipotesi ma, in
realtà, alle falsità, declamate con toni roboanti ed apocalittici da fine del mondo.
La nostra amministrazione avrebbe perso un finanziamento di un milione di euro
per assistenza ai disabili, lasciati nello stato di solitudine e marginalità.
FALSO!
Non si sono persi finanziamenti milionari, perché l’HOME CARE PREMIUM non
è un finanziamento ma un programma attraverso il quale l’I.N.P.S. eroga
prestazioni esclusivamente ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla
gestione unitaria prestazioni creditizie e sociali per i loro coniugi e parenti di
primo grado non autosufficienti.
Orbene, queste famose prestazioni che non sarebbero state erogate, sono già
GARANTITE dal Comune di Enna e da tutto il distretto a mezzo dei contributi
regionali di cui ai decreti di finanziamento che vengono di anno in anno
rinnovati a tutti i comuni della Sicilia, in ragione della spesa dell’anno
antecedente a quello della richiesta, con la differenza che questi contributi, a
destinazione vincolata e, quindi, eventualmente non utilizzabili per altere misure
sociale, laddove anche si potessero economizzare con l’accesso alla misura
I.N.P.S., vengono erogati a TUTTI i richiedenti, senza distinzione alcune né di
categorie di derivazione impiegatizia, né di altro genere e, meno che mai,
subordinate a requisiti reddituali di povertà.
In buona sostanza, ciò che non verrebbe erogato dalla misura I.N.P.S. per soli
35.000 iscritti alle varie gestioni pensionistiche dell’istituto in tutta la penisola,
viene comunque assicurato dal distretto Socio sanitario D22 a mezzo delle
misure regionali, senza intaccare né piani di zona né altre misure che non siano
relative al sostegno ai disabili; pertanto, sotto il profilo della ricaduta socio
economica della misura NESSUNO E’ RIMASTO INDIETRO.
Le prestazioni vengono erogate con il sistema del voucher da parte delle otto
cooperative convenzionate con il Distretto, scelte discrezionalmente dal singolo
beneficiario e, pertanto, il personale specializzato avrebbe comunque lavorato
con ciascun beneficiario.
Ripetesi: nessun richiedente misure è stato escluso dalle misure, ove ricorrevano
i requisiti medico legali, nessuna cooperativa è stata esclusa.
In realtà, se questa è la tesi, cioè che il Distretto avrebbe perso un
finanziamento, allora in effetti questo è accaduto nel 2019, quando la domanda
del Comune di Enna venne respinta per errori nella compilazione…., sotto
gestione assessoriale proprio dei “Moderati” di oggi.
Anzi, vi è un’altra categoria di persone che non hanno percepito somme: il
personale dell’Ufficio, che avrebbe lavorato a questa progettazione, svolto le
visite domiciliari ed incassato circa 98.000,00 euro divisi per una decina di
unità di personale, su base annua, ma gli uffici hanno preferito dedicarsi ad altra
progettazione che ugualmente porta risorse esterne, come il pronto intervento
sociale, il programma P.I.P.P.I. per educativa ed aggregazione minorile, come il
finanziamento per il progetto prevenzione sinistri stradali derivanti da
dipendenze alcooliche o stupefacenti…. E non ci dilunghiamo oltre per non
tediare il lettore.
Risultato: servizi erogati, beneficiari in condizioni di disagio assistiti a dovere,
come o forse anche meglio dell’Home care Premium, e nessuna domanda
respinta, senza fondi che non siano vincolati alla disabilità.
Aria nitta nun temi trona!
Gianpiero Cortese
Assessore Comunale Politiche Sociali (orgoglioso appartenente alla giunta
Dipietro ed a tutti i gruppi politici che la sostengono)