
Finalmente l’estate!
Era ora…
E l’Accademia Pergusea, per mano della sua intraprendente Presidente, Maria Grazia Lo Iacona, non ha voluto mancare all’appuntamento per festeggiare l’inizio di questa radiosa stagione.
Lo scorso 23 giugno, infatti, un consistente numero di soci accademici, con loro famigliari e amici, raccogliendo l’invito della Presidente, si è ritrovato nella suggestiva Villa Vetri, in Pergusa.
E’ stata, questa, l’occasione per accogliere due nuovi valenti soci: il dott. Gioacchino Giunta e l’avv. Salvatore (Toti) Corso.
Momento culminante della manifestazione è stato quello della presentazione del libro “Arti e Mestieri a Enna un Tempo”. Ennesimo appassionato e prezioso impegno letterario dell’accademica Luigina Gagliano che si è avvalsa, anche, dell’importante contributo dell’accademico Federico Emma.
Nota di rilievo: Luigina ha voluto dedicare il libro a suo Fratello Nino, storico e indimenticabile Presidente e ri-fondatore dell’Accademia.
Dopo i saluti di Maria Grazia, Luigina ha cominciato a “raccontare” (più che a presentare) il suo libro.
E’ stato un racconto molto suggestivo, svolto con elegante semplicità e finezza d’animo; un racconto che ha catturato subito l’attenzione e lo stupore di tutti.
Ha raccontato più di settanta arti e mestieri; il tutto, supportato (grazie a Federico Emma) da un importante corredo fotografico.
E l’ha raccontato evidenziando, per ogni arte e mestiere, il proprio “genius” puntellato da interessanti episodi, detti, motti, aneddoti e singolari personaggi.
Ha posto in rassegna figure di artigiani in via d’estinzione (U Vardiddaru: Bastaio), oppure oggi presenti in numero ridotto e, comunque, in versione moderna (cioè con il prevalente fattore tecnologico e la vocazione massificante) quali: U Panittiri (Panettiere), U Firraro (Fabbro), e via dicendo…
Nell’ambito dei mestieri, particolare menzione hanno avuto (solo per citarne alcuni): U Viddanu (Contadino); U Monsù (Cuoco); U Gazzusaru (Fabbricante di gazzose); U Cravunaru (Venditore del carbone); U Surfararu (Zolfataio). Figure, insomma, ora presenti in ridotta misura oppure, addirittura, scomparsi.
Continuare questa sequenza potrebbe ingenerare un’immeritata (ma non improbabile) monotonia e, conseguente stanchezza psichica e mentale. Ma, leggendo il libro – e qui sta la magia di Luigina – ci si accorge che è tanta diamantina la presenza di valori universali che, inevitabilmente, dopo aver letto una pagina, non si può fare a meno di passare all’altra e all’altra ancora…
Insomma, è un libro da leggere tutto d’un fiato.
In esso emerge limpida e granitica, l’operosità tipica della gente che vive nelle zone montane del più profondo entroterra, qual è, per l’appunto, quella ennese. Gente, quest’ultima, particolarmente schietta, semplice, rispettosa e fiera; gente che ha vissuto, con straordinaria dignità, nei labili confini della mera sussistenza, esperienze lavorative, in gran parte, umili e poco remunerative; esperienze che, nella loro intima essenza, hanno rappresentato, però, sempre motivo di riscatto, su cui le generazioni successive hanno, pian piano, costruito il loro futuro sempre più rivolto a orizzonti migliori.
“Il passato aiuta a capire il presente e a preparare il futuro.” Questo, in buona sintesi, è il messaggio e il significato vero del libro. Libro che sarà disponibile a settembre, nelle libreria della Città.
Un caloroso applauso ha segnato l’apprezzamento dell’impegno letterario di Luigina. Applauso che è stato rivolto anche a Federico, dopo il suo snello excursus dell’attività fin qui svolta dall’Accademia.
La Presidente, nel congratularsi con Luigina e Federico, ha voluto ringraziare tutti i presenti, non senza sottolineare l’importante collaborazione del suo Staff.
La serata si è conclusa con una gustosa cena, consumata con il sottofondo delle suggestive note dell’eclettico violinista Alessandro Vassallo.
Excelsior Maria Grazia!
Enzo Vicari