
1 novembre 2023
NOSTRADAMUS SETTECENTO ANNI FA’ purtroppo aveva ragione,
Ho già scritto in altre occasioni che sono un attento osservatore delle profezie di Nostradamua, fatte circa settecento anni fa.
Il 16 gugno 2015, quando si verificò la cosiddetta strage di Parigi da parte di un’organizzazione terroristica sciita, commentai il fatto con il titolo “L’attentato di Parigi: un presagio?” collegandolo ad una delle famose quartine scritte in francese da Nostradamus, inserite alle pagine 222/223 del mio primo libro di Cronaca e riflessioni sulla politica italiana e pubblicate su diversi giornali on line:
A causa della discorde negligenza francese Sarà il passaggio a Maometto aperto Di sangue impregnata la terra e il mare della Senna Il porto della foce di vele e navi coperto.
Il 16 marzo 2023 con altra nota con il titolo “Oggi secondo Nostradamus” pubblicata su diversi giornali on line, che sarà inserita nel prossimo decimo volume della mia collezione di “Cronaca e riflessioni sulla politica italiana” di prossima stampa., trascrivevo interamente quanto scritto da Mirella Corvaja nel suo libro, che in parte ritrascrivo:
“Abbracciando quindi in uno sguardo d’insieme quanto profeti ed illuminati hanno saputo scorgere attraverso i veli che adombrano il futuro, possiamo dire che una terza guerra mondiale incombe su di noi, la sua violenza sarà tale da superare di gran lunga tutte le guerre che l’hanno preceduta.
Intere città saranno totalmente cancellate dal volto della terra, a causa di micidiali armi che verranno impiegate dai contendenti, che supereranno le bombe atomiche che oggi ci atterriscono.
Questa la quartina interessata:
Dall’oriente verrà il cuore Punico
A travagliare Adria e gli erede Romulei
Accompagnato dalla flotta Libica
Tremeranno i Maltesi e le prossime isole spoglie
Quanto durerà quest’immane conflitto è difficile dirlo; taluni interpreti di questi eventi sostengono, infatti, che questo terzo conflitto mondiale prenderà origine “da tanti focolai iniziali mai del tutto sopiti che, in tempi e luoghi diversi, si rinsalderanno e finiranno quindi con l’estendersi in tutto il globo”.
Quando avverrà tale catastrofe? Non è dato saperlo con esattezza, ma non pochi particolari concordano nel farla prevedere in un futuro abbastanza prossimo.
Non vi è alcun dubbio che la previsione “da tanti focolai iniziali mai sopiti”, oggi ve ne sono più di duecento sparsi in tutto il mondo, non può lasciarci tranquilli e non lasciare tranquilli coloro i quali dovrebbero svolgere con la massima responsabilità una grande opera di seria mediazione, nel tentativo di evitare, se possibile o almeno ridurre, i nefasti effetti che le profezie dei profeti, dei veggenti e di Nostradamus ci hanno tramandato.
Per chiarezza devo informare i miei lettori che il libro di Mirella Corvaia, edito da De Vscchi, è stato pubblicato nel 1981.