XVII congresso Cgil Sicilia: le conclusioni di Gianna Fracassi. “Necessaria un’iniziativa straordinaria per riportare il tema Mezzogiorno nell’agenda politica del Paese”. No all’autonomia differenziata
Palermo, 1 feb- Sul Mezzogiorno “occorre fare ripartire un’iniziativa straordinaria, affinchè il tema rientri nell’agenda politica del Paese, dalla quale è scomparso. Il divario è cresciuto e rischia di aumentare ancora con un provvedimento come l’autonomia differenziata contro il quale ci mobiliteremo”: lo ha detto la vice segretaria della Cgil nazionale, Gianna Fracassi, nell’intervento che ha concluso il dibattito del XVII congresso della Cgil siciliana. Fracassi ha anche ipotizzato una “strategia macroregionale mediterranea a livello europeo che punti a valorizzare le regioni del Sud tenendo conto anche delle relazioni con i Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo”. Disagio sociale, povertà, disoccupazione, ma anche le debolezze dello stato sociale sono i “gravi problemi del Mezzogiorno- ha rilevato Fracassi- ma per quanto riguarda la sanità il problema è di carattere nazionale e come tale va affrontato, con adeguati investimenti, visto che mancano all’appello almeno 40 miliardi, e adeguate politiche ”. Le condizioni della scuola, ha aggiunto la vicesegretaria della Cgil- sono “il frutto di 20 anni di politiche legate alla meritocrazia, che hanno ampliato le disuguaglianze e impoverito la scuola. Il problema è che si sono date e continuano a darsi risposte sbagliate sui diritti di cittadinanza”. Su stato sociale, salari, precarietà, previdenza e politiche di sviluppo a partire da quelle per il Mezzogiorno “la mobilitazione avviata a dicembre- ha detto Fracassi- deve proseguire subito. La questione salariale- ha sottolineato- è pesante. Istat ci ha ricordato ieri che il gap tra retribuzioni contrattuali e ipca è quasi dell’8% -ha affermato- e di questo, oltre al necessario intervento sul cuneo fiscale, occorre tenere conto nella prossima stagione contrattuale”. Fracassi ha sottolineato che “il contesto difficile sul piano nazionale e internazionale che viviamo rende necessarie risposte straordinarie e un cambiamento profondo anche della Cgil”. Una Cgil che, ha annunciato, “continuerà a mettere in campo già dalle prossime settimane iniziative per la pace”. Ma anche la mobilitazione contro l’autonomia differenziata. “Siamo contrari alla proposta Calderoli- ha affermato- che non serve al Paese e al suo sviluppo. Faremo tutto ciò che è in nostro potere- ha aggiunto- per difendere la Costituzione, anche per quanto riguarda il presidenzialismo”. Anche in tema di riforma fiscale si annuncia il prosieguo della mobilitazione sindacale. “Sono annunciati provvedimenti- ha sostenuto Fracassi-che non si muovono nell’ottica della progressività e non rispondono alle necessità di redistribuzione e di equità. Sia chiaro- ha sottolineato la vice segretaria della Cgil- che su questa partita, sulla quale abbiamo già promosso scioperi, non arretreremo”. Seguirà l’elezione degli organismi dirigenti della Cgil Sicilia