Voto scambio e corruzione: Pistorio (Fillea Cgil Sicilia), vigilare su finanziamenti e flussi di denaro e non abbassare la guardia su intrecci le cui dinamiche sono sempre le stesse
Catania, 17 aprile- “Il controllo mafioso del voto, da fare confluire verso politicanti compiacenti per ottenere il controllo delle istituzioni democratiche e l’utilizzo di queste ultime per il controllo dei flussi di denaro e del consenso sociale, è un cancro che si deve debellare. Ma non si può lasciare l’enorme peso dell’intera lotta tutto sulle spalle della magistratura e delle forze dell’ordine. Serve vigilare sui finanziamenti, sui flussi di denaro e su tutte quante le attività collegate all’investimento sin dalla fase del potenziale approvvigionamento”. Lo dice il segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, Giovanni Pistorio, a proposito dell’inchiesta sul comune di Tremestieri e delle altre che in queste settimane hanno messo in evidenza scenari di voto di scambio e di commistione politica- mafia. Pistorio sottolinea che “le recenti inchieste che hanno visto il coinvolgimento in tutta la Sicilia di imprenditori e rappresentanti delle istituzioni locali e regionali danno forza ai tanti che vogliono reagire”. ”Gli intrecci all’interno dei quali agisce Cosa Nostra- rileva- sono sempre gli stessi, cambiano i protagonisti, cambia la forma della struttura criminale, cambiano gli interessi economici in ballo ma ciò che non cambia e che rende unica Cosa Nostra è il fatto che si nutre attraverso il rapporto con chi governa il territorio traendone vantaggio”. Il segretario della Fillea sottolinea che “non servono a nulla le analisi del giorno dopo e il finto stupore se la battaglia non la si combatte passo dopo passo, giorno dopo giorno sul territorio. Ed è per questo che occorre respingere con forza ogni calo di attenzione e ogni interessata rassegnazione e non allentare la guardia sul controllo sui flussi di finanziamento”.