Ucraina: “Piantare grano e cereali nelle terre inutilizzate per far fronte al fabbisogno interno affidando l’incarico all’Esa e ai suoi addetti”. Lo chiede la Flai Cgil al governo regionale
Palermo, 13 aprile Puntare sulla produzione interna di grano e cereali per far fronte alle carenze conseguenti alla guerra in Ucraina e al calo delle importazioni, mettendo a semina le migliaia di ettari di terra non assegnati dalla riforma agraria e impegnando i lavoratori dell’Esa. Lo propone la Flai Cgil Sicilia al presidente della regione e all’assessore regionale all’agricoltura. “Sono oggi inutilizzati in Sicilia– dice Tonino Russo, segretario generale della Flai regionale 30 mila ettari di terra. Un volta individuate le aree idonee per la semina – aggiunge- si può procedere col piantare i cereali con l’obiettivo di coprire il fabbisogno interno”. Russo specifica che “oltre all’autosufficienza, si promuoverebbe la qualità dei prodotti, l’abbassamento dei prezzi per i consumatori e il lavoro degli addetti”. Un’esperienza analoga è stata già approvata dalla giunta regionale della Calabria che ha dato incarico all’ente omologo dell’Esa di portare avanti l’iniziativa.