Salute e sicurezza: Cgil e Fillea Sicilia, no a formazione in modalità e-learning. Il sindacato chiede alla Regione di intervenire modificando le previsioni dell’accordo stato- regione, in virtù delle proprie prerogative
Palermo, 30 maggio- Con una nota inviata al Presidente della Regione e all’assessore regionale al lavoro,la Cgil e la Fillea Sicilia contestano la parte dell’accordo stato- regione n.128 del 2016, reiterata nell’accordo attualmente in discussione che prevede la possibilità di fare formazione finalizzata alla salute e sicurezza sul lavoro anche in modalità e-learning: per alcuni moduli per quanto riguarda il rischio medio basso, per la parte generale per quello medio alto. Cgil e Fillea chiedono dunque alla regione, in virtù della propria autonomia statutaria, di intervenire varando un provvedimento che escluda questa modalità di erogazione della formazione. ”La formazione su salute e sicurezza- scrivono Francesco Lucchesi, segretario confederale Cgil Sicilia e Giovanni Pistorio, segretario generale della Fillea regionale- per essere efficace ha necessariamente bisogno di presenza fisica in aula e di verifica passo dopo passo delle competenze acquisite. A ciò si aggiunge – sottolineano- che spesso la modalità di formazione e-learning è fittiziamente espletata, producendo anche una frode rispetto all’obiettivo posto dalla formazione”. Cgil e Fillea rilevano che in passato la Regione, forte della sua autonomia, ha modificato l’accordo del 2016 migliorando i controlli sulle modalità di erogazione. “Adesso- sottolineano Lucchesi e Pistorio- si rende necessario un nuovo intervento, affinché con la prevenzione, infortuni e morti sul lavoro si possano effettivamente ridurre”.