LE PERSONE GIUSTE AL POSTO GIUSTO nei beni culturali siciliani
Questo in estrema sintesi il contenuto della lettera aperta (vedi allegato) con cui le associazioni firmatarie chiedono di essere audite dalla Commissione Cultura dell’Assemblea regionale siciliana per proporre in quella sede le soluzioni possibili alla cattiva gestione del patrimonio culturale regionale.
Questa anche la forte richiesta del Procuratore della sezione siciliana della Corte dei Conti, nel chiedere, nell’estate 2017, la bocciatura del Bilancio della Regione. Egli, infatti, considerò questo il peggior crimine consumato dalla Regione Siciliana: aver privato l’immenso patrimonio culturale, a lei affidato dallo Statuto autonomista, della guida oculata dei professionisti competenti.
A conferma di questo j’accuse, è giunta, in questi giorni, la nomina di un ingegnere elettronico a Soprintendente di Agrigento (https://www.corrieredisciacca.it/un-ingegnere-elettronico-…/)… una assurdità!
La cosa più grave è che un centinaio tra archeologi e altri professionisti super specializzati nei beni culturali, assunti vent’anni fa, rimangono tutt’oggi inutilizzati, poiché le responsabilità degli enti di tutela e dei luoghi della cultura regionali vengono affidate ad incompetenti nel settore, sol perché “dirigenti”. Ma non è così nel Ministero della Cultura dove, più saggiamente, si affidano i diversi settori di competenza ai funzionari specializzati, con grande profitto organizzativo e risparmio per le casse pubbliche. Com’è possibile, infatti, che l’Assessorato regionale dei beni culturali abbia lo STESSO NUMERO DI DIRIGENTI dell’intero Ministero della cultura, e che, peraltro, questi innumerevoli dirigenti regionali del “ruolo unico” non possiedano i requisiti scientifici che sarebbero richiesti dai loro compiti costituzionali?!
Quanto costa alle comunità dell’Isola e dell’intera Italia la tanto sbandierata “identità siciliana?