
Eravamo assai curiosi di ascoltare il Sig. Sindaco in occasione del dibattito politico all’interno del quale ha presentato la sua nuova Giunta cittadina lo scorso 27 giugno.
Ci aspettavamo che, non solo agli addetti ai lavori, ma soprattutto alla Città intera spiegasse doverosamente cosa lo ha portato ad una siffatta soluzione; ed invece questa volta lui, che in tante altre occasioni aveva brillato per chiarezza politica, costruzione logica e temporale, questa volta si dimostra più scadente della soluzione presentata, fuori e lontano da un ragionamento politico ben articolato, lungimirante, giustificativo ed esplicativo di questo pastrocchio tra i peggiori mai messi in campo nella storia politica della nostra Città ma soprattutto azzerante e mortificante un preciso mandato elettorale ricevuto inequivocabilmente otto anni fa e riconfermato a furor di popolo circa tre anni fa.
E dire che il Sindaco qualcosa di politica pensavamo la capisse, la masticasse bene pur sapendo che quando la coalizione di allora lo individuò nel 2015 non brillava sicuramente per radicamento tra la gente che non faceva altro che dirci: ma uno più conosciuto in Città non potevate sceglierlo ? Sorridevamo silenziosi ma convinti del progetto messo in campo !!!
L’intera coalizione andò avanti con caparbietà , con in testa il Centrodestra ed alcune sue componenti tuttora esistenti, anche se sotto altra sigla che, forse il Sindaco dimentica, sono state il primo socio fondatore della sua candidatura.
Il tutto anche quando una di queste componenti, oggi in Giunta sotto la rinata sigla del MPA, avrebbe voluto già durante la prima legislatura mettere fine alla prima esperienza Dipietro noncurante del responso elettorale dal quale era venuto fuori un risultato assolutamente incontrovertibile in Città: non aveva vinto tanto Dipietro, allora onestissimo ma ignoto sconosciuto, ma la Città aveva voluto sonoramente battere Crisafulli e con lui un sistema di governo che tanti sfasci politici ed amministrativi aveva determinato nella nostra provincia e dai cui metodi lo stesso Dipietro aveva inteso da tempo differenziarsi e soprattutto combatterli assieme a tanti altri amici ed amiche anche loro oggi oggetto di inspiegabile ed ingiustificata emarginazione.
Dipietro era riuscito a mettere insieme un cartello politico-elettorale sotto forma di innovativo progetto civico per il quale lo stesso è andato a disturbare per la sua definizione persino la tanto blasonata Treccani; avevamo insieme costruito una “cosa” nuova in Città; un’esperienza programmatica socio culturale potente e dirompente all’interno della quale si instaurò sin da subito una sana ma produttiva competizione amministrativa tra le singole componenti assessoriali che in breve tempo diventò fortemente attrattiva dentro e fuori dall’aula consiliare e che nel 2020 raggiunse la sua apoteosi.
Ma con la presenza di tutti: vecchi soci fondatori e nuovi arrivati, poi diventati assolutamente organici al progetto originale e di partenza.
Oggi lei Sig. Sindaco, con calcolato cinismo e opportunistica spregiudicatezza, mette in campo un’operazione di mediocre cabotaggio, caratterizzando in maniera partigianamente politica una nuova Giunta che vede ufficialmente unici protagonisti MPA ed IV, tradendo, ed è questo l’aspetto più drammaticamente grave ed irresponsabile, un preciso mandato elettorale che dalle urne del 2015 e del 2020 era totalmente diverso e mortificando in tal senso alcune autorevoli e leali componenti del Centrodestra oltre naturalmente alla componente rappresentata dalla sua lista di partenza e cioè “Siamo Enna”.
Spazza via in un sol colpo il civismo che lo aveva portato a stravincere mettendo in campo una Giunta bicolore ma soprattutto, e glielo ribadiamo, tradendo un preciso mandato elettorale; tradendo e sovvertendo in corso d’opera le stesse regole elettorali da lei messe in campo all’inizio del rimpasto; adeguandosi passivamente a diktat e forse paventate minacce altrui; pescando assessori all’interno di liste che non lo avevano votato in quanto di supporto al candidato Sindaco avversario; mortificando rapporti personali e politici sui quali lei aveva potuto ad occhi chiusi contare in tutti questi anni di buon governo.
Lei che ha sempre rivendicato la libertà d’azione, la linearità e la coerenza dei comportamenti politici e personali ha tradito tutto ciò e per che cosa dopo: per partorire un topolino sgangherato di centro, un “centrino” come lo ha definito in aula parte della opposizione, mettendo in campo una delle più squallide operazioni di trasformismo politico con le quali evidentemente a sinistra siete abituati da anni a convivere ( leggasi D’Alema, Letta e Renzi ma forse il paragone può risultare esagerato visti i suoi risultati !!! ).
Lei aveva, in occasione di una delle ultime sedute di Giunta, ribadito le possibili soluzioni alla momentanea crisi ma rispetto alle quali, Giunta politica, Giunta tecnica od altro (fine del mandato), stante a quanto da lei messo opportunisticamente in campo, avrebbe dovuto, o meglio, dovrebbe tuttora con onestà intellettuale e dignità politica fare altro.
Lo spieghiamo meglio:
la Giunta politica messa in campo è al ribasso; perde addirittura la maggioranza consiliare; non ossequia il mandato elettorale anzi lo tradisce; mortifica la componente femminile che viceversa questa volta sarebbe stata l’occasione per impinguare in qualità e quantità; rappresenta un indegno ribaltone tra l’altro anche numericamente perdente ed improduttivo così come confermato dalla prima sonora batosta sulle variazioni di bilancio presa ieri dove le sue forze consiliari si sono dimostrate allo sbando più totale perché quando non c’è nessuno che assurge a leader che gli scriva preventivamente la paginetta da recitare, non sono in grado neanche di ben comprendere ma soprattutto affrontare la estemporaneità di una decisione da prendere durante i lavori di aula.
La Giunta tecnica lei neanche ci prova a valutarla come primaria ipotesi perché già ha ricevuto diversi dinieghi per coprire la delicatissima delega all’urbanistica e dopo averla anche offerta al gruppo dei Noi Moderati che però gliela rifiuta; figuriamoci se riesce a trovare nove professionisti di varia formazione che nutrano, alla luce delle sue piroette comportamentali, della sua incoerenza e della sua scarsa affidabilità caratteriale, fiducia nei suoi confronti !!!
Lei invece cosa fa: designa nella sua nuova Giunta gente che ha cercato, da candidato non eletto al Consiglio, i voti contro di lei; gente che nella vita non ha mai avuto un ruolo né sociale nè professionale; donne degnissime ma con la cui designazione lei ha mortificato le tante e qualificate altre donne che noi tutti abbiamo coinvolto nelle sue, nelle nostre liste; assessori che non mantengono i patti interni di avvicendamento e che non sappiamo neanche quanto pesino elettoralmente perché non si sono mai volutamente candidati neanche a capo condomino e che oggi, assieme all’MPA attaccano noi di FDI di essere abbarbicati alle poltrone; assessori che sono forse a garanzia di cambiali elettorali altrui e con i quali doveva anche lei saldare qualche antico conto ???
Non è questo il Dipietro che fù candidato nel 2015; che fu eletto Sindaco la prima e la seconda volta a furor di popolo; che fu sempre supportato quotidianamente in maniera silenziosa ed operativa; che sapevamo avesse, a garanzia di tutti ed assai opportunamente, stabilito delle regole ma soprattutto fatto del loro rispetto il Vangelo quotidiano non solo politico ma di vita.
Che delusione, che amarezza, che tristezza, che rabbia; un tradimento bello e buono rispetto al quale non possono esserci giustificazioni di nessun tipo, appelli di sorta e/o seconde chiamate.
Lei si è potuto adesso mantenere civico, lei che proveniva, così come da lei ribadito in aula, dalla tradizione del socialismo liberale, solo grazie al centrodestra che allora, spogliandosi dei propri simboli, la candidò; non la candidò il PD dal quale proveniva e nel quale aveva ricoperto autorevoli ruoli politici e consiliari; la candidò quel centrodestra che da sempre ha rappresentato il primo socio fondatore della sua elezione e che lei oggi inspiegabilmente emargina; quel centrodestra, privo di Consiglieri comunali ma forte di candidati in lista e quindi di voti ma soprattutto di un Parlamentare nazionale già doverosamente al servizio del nostro territorio e già candidato nelle sue liste (Patto per Enna nel 2015 e Liberamente nel 2020); quel centrodestra che, proprio per tale ruolo disinteressatamente svolto, ha rivendicato solo un doveroso riconoscimento politico e non certo quelle poltrone che viceversa stanno fisicamente a cuore ad un’altra componente, a corrente alternata di e nel centrodestra, e che in altri tavoli ed in altre circostanze dovrà spiegare ai suoi potenziali alleati la politica dei due forni con la quale opera quotidianamente e con puro tornacontismo millantando conto terzi future candidature a destra ed a manca.
Per quanto sia doveroso e sentito da parte nostra augurare un buon lavoro a tutti i nuovi Assessori, solo una cosa le rimane comunque da fare sig. Sindaco per ridare dignità politica ma soprattutto credibilità elettorale al ribaltone da lei sfacciatamente e volutamente messo in campo: si dimetta subito, senza ulteriori infingimenti e si ricandidi con la sua nuova Giunta tutta centrista, targata MPA ed IV, assai lontana da quella coalizione che allora lo volle candidato prima e Sindaco dopo.
Vedremo come reagirà il popolo sovrano già incredulo di scelte così scellerate e traditrici di un preciso mandato elettorale da lei manifestamente disatteso.