Enna: il 2 Luglio è lo specchio di come viene amministrata la città.
Premetto che, al netto dei gusti di ognuno, Roy Paci è un grandissimo artista, che apprezzo molto e che apprezzerò anche il 2 Luglio.
Non posso però fare a meno di notare il disappunto di molti cittadini per l’organizzazione, in generale considerata carente, della Festa Patronale che, diciamocelo pure, è uno dei pochi riti collettivi della nostra città (indipendentemente dal credo religioso di ognuno).
Cari ennesi, adesso capite cosa intendo dire quando da quell’ aula semideserta che è il Consiglio Comunale grido al vento che ad Enna “manca programmazione politica e amministrativa”?
La Festa Patronale è l’occasione in cui tutte le carenze di questa amministrazione, rallentata da continui scontri interni, sono più evidenti perché si tratta di un evento sotto gli occhi di tutti ma vi assicuro che se andasse ad indagare bene ogni singolo capitolo, dalla manutenzione delle strade e del verde pubblico alla gestione del personale, trovereste le stesse carenze, la stessa disorganizzazione e la stessa improvvisazione.
E credetemi anche quando vi dico che non è, come molti sostengono, un problema legato ai fondi.
I soldi ci sono, c’erano quando abbiamo approvato il bilancio mesi fa e non erano pochi (ben 280.000 euro!) ma questi fondi, senza una corretta programmazione, si sono prosciugati come neve al sole (e presto chiederemo nei luoghi opportuni all’Amministrazione di capire come, dove e perché) costringendo il Consiglio Comunale a cercare di reperire dall’avanzo libero, in fretta e furia, ulteriori 100.000 per la Festa Patronale il 28 di Giugno, quando già dovrebbe essere tutto organizzato, pagato e pronto per essere allestito.
Nonostante tutto io il 2 Luglio sarò in piazza a sostenere la mia città, anche se amministrata da miei avversari politici, anche se non condivido per nulla il loro modo di amministrare.
Perché Enna è di tutti, anche quando si è in disaccordo con alcune scelte, ed è giusto che sia così.
Premetto che, al netto dei gusti di ognuno, Roy Paci è un grandissimo artista, che apprezzo molto e che apprezzerò anche il 2 Luglio.
Non posso però fare a meno di notare il disappunto di molti cittadini per l’organizzazione, in generale considerata carente, della Festa Patronale che, diciamocelo pure, è uno dei pochi riti collettivi della nostra città (indipendentemente dal credo religioso di ognuno).
Cari ennesi, adesso capite cosa intendo dire quando da quell’ aula semideserta che è il Consiglio Comunale grido al vento che ad Enna “manca programmazione politica e amministrativa”?
La Festa Patronale è l’occasione in cui tutte le carenze di questa amministrazione, rallentata da continui scontri interni, sono più evidenti perché si tratta di un evento sotto gli occhi di tutti ma vi assicuro che se andasse ad indagare bene ogni singolo capitolo, dalla manutenzione delle strade e del verde pubblico alla gestione del personale, trovereste le stesse carenze, la stessa disorganizzazione e la stessa improvvisazione.
E credetemi anche quando vi dico che non è, come molti sostengono, un problema legato ai fondi.
I soldi ci sono, c’erano quando abbiamo approvato il bilancio mesi fa e non erano pochi (ben 280.000 euro!) ma questi fondi, senza una corretta programmazione, si sono prosciugati come neve al sole (e presto chiederemo nei luoghi opportuni all’Amministrazione di capire come, dove e perché) costringendo il Consiglio Comunale a cercare di reperire dall’avanzo libero, in fretta e furia, ulteriori 100.000 per la Festa Patronale il 28 di Giugno, quando già dovrebbe essere tutto organizzato, pagato e pronto per essere allestito.
Nonostante tutto io il 2 Luglio sarò in piazza a sostenere la mia città, anche se amministrata da miei avversari politici, anche se non condivido per nulla il loro modo di amministrare.
Perché Enna è di tutti, anche quando si è in disaccordo con alcune scelte, ed è giusto che sia così.