Un ricordo perenne nel luogo più frequentato dai giovani. E’ quello che ha voluto fare l’amministrazione comunale che ieri in occasione del giorno della Memoria ha voluto ricordare i tre ennesi internati e uccisi nei campi di stermino di Mauthausen e Dora Salsa con una targa sul pavimento del Belverdere Marconi, il cosiddetto salotto buono della città luogo di ritrovo per antonomasia dei giovani. Sulla lapide la frase “Passi nella memoria- Ai deportati ennesi trucirdati nei campi di sterminio nazisti. “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa”. I tre ennesi ricordati sono tutti e tre militari del regio esercito che dopo l’8 settembre del 1943 si rifiutarono di schierarsi con i nazifascisti. Anzi uno dei tre Francesco Grasso si arruolò nelle brigate partigiane della Lombardia ma venne arrestato deportato a Mauthausen dove venne assassinato nel il 13 marzo del 1945. Gli altri due sono Francesco Cristaldi anche lui deportato a Mauthausen dove mori il 23 aprile del 1944 e Giuseppe Garofalo internato a Dora Salsa e su cui si ha data della morte il 25 marzo del 1944. a scoprire la targa, è stato Paolo Garofalo, già sindaco di Enna prima dell’attuale Maurizio Dipietro e nipote proprio di Giuseppe Garofalo. Quasi tutta la giunta comunale presente al completo a questo importante e toccante evento, dal vice sindaco Francesco Comito, all’assessore alla Cultura Rosalinda Campanile che ha anche coordinato la cerimonia, all’assessore alle Politiche Sociali Giampiero Cortese, al presidente e vice del Consiglio Comunale Paolo Gargaglione e Giancarlo Vasco, al Questore Corrado Basile, al capo di Gabinetto della Prefettura Silvia Caponetto a rappresentanti di istituzioni civili e militari al presidente provinciale dell’Anpi l’associazione nazionale partigiani Renzo Pintus che ha fornito importanti informazioni sui tre ennesi oltre al prezioso lavoro svolto dai componenti della commissione toponomastica. Pintus da anni sta lavorando per una meticolosa ricostruzione di quanti siano stati gli ennesi di tutti i comuni della provincia che hanno svolto un ruolo fattivo nella lotta per la Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo. E nei prossimi mesi su questo importante lavoro di ricerca e ricostruzione della “memoria” presenterà un suo libro. Ma a prescindere dalle sempre importanti presenze istituzionali, quello che è stato piacevole vedere la numerosa rappresentanza di scolaresche in particolare delle scuole elementari del capoluogo e che hanno nelle scorse settimane realizzato dai lavori sia grafici ma anche di studio. “Questa giornata la dobbiamo ricordare oggi e per tutta la vita – ha commentato l’assessore Campanile rivolgendosi in particolare agli scolari – in particolare per raccogliere il grido di allarme di Linana Segre è preoccupata dell’oblio in cui può cadere questo terribile periodo della nostra storia dove in quei luoghi terribili come i campi di sterminio l’uomo ha ucciso l’uomo stesso. E noi come amministrazione comunale abbiamo voluto apporre una targa in ricordo dei tre ennesi proprio in questo luogo perchè frequentato a tanti ragazzi affinchè i giovani abbiano sempre memoria di quanto successo anche a nostri concittadini”.
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