
“Comprendere è impossibile, conoscere però è necessario.” Oggi l’Ips Federico II di Enna ha vissuto la giornata della memoria recuperando voci e storie dei deportati, le immagini di Auschwitz, il racconto di Primo Levi e di Edith Bruck, scrittrice ungherese oramai da anni stabilitasi in Italia, che attraverso i suoi libri tiene viva, insieme a Liliana Segre e a pochissime altre persone ancora in vita, la luce dei ricordi della sua esperienza nell’inferno dei campi di concentramento. Dopo il saluto della ds, dottoressa Sara Di Prima, le studentesse e gli studenti hanno mostrato creatività e voglia di partecipare, attenzione, capacità di farsi domande, voglia di un mondo più giusto. La scuola, dentro lo smarrimento di questo tempo, prova a suggerire e dare forza al valore dell’ esempio, a mettere al centro la fiducia nella cultura che libera l’uomo e suggerisce strade di bene. Così, confortati dalle parole dei grandi testimoni, guidati dal potere della poesia e dell’arte, il Federico Il si è stretto in un abbraccio ideale alle vittime e ai sopravvissuti di tutti i genocidi, condensando in una frase, ripetuta non solo con le labbra, ma col cuore la volontà di essere portavoce di ideali di pace: mai più un’altra Auschwitz. Un grazie speciale alle alunne Ginevra Rizza, Lucia Proietto, Elisa Mannará, Francesca Ferraro, Maria Pina Mazzagatti, insieme ai docenti Luca Alerci, Elisa Di Dio, Pina Dell’Aera, Rosalba Russo, Angelo Moceri e al tecnico Filippo Di Meglio, hanno donato ai compagni momenti di arte e riflessione di assoluto valore.