Se ci fosse un’espressione che potesse definire l’atteggiamento del Sindaco e della sua coalizione la utilizzeremmo volentieri, ma nonostante ogni sforzo non troviamo nulla che possa esprimere l’idea del peggio. Per la seconda volta, in barba ad ogni forma deontologica di far politica e del regolamento che lo prevede tassativamente, l’opposizione è stata privata della Vice Presidenza del Consiglio Comunale. L’occasione era d’oro per ristabilire correttezza e regole, ma evidentemente questi sono principi che chi amministra solo in termini di potere e di protervia non può conoscere.
Una coalizione di governo che da minoranza è riuscita a raccattare qua e la un paio di voti, costruendo una pseudo maggioranza che ha determinato l’elezione di una sua rappresentante, arrivando al risultato solo grazie all’arrivismo, all’opportunismo, alla furberia di chi non si è posto scrupoli a fare il “Salto della quaglia” per agguantare la semplice promessa di un ruoletto che forse il Sindaco dispenserà loro in prosieguo, non è un’alleanza vera, ma un coacerbo di interessi che cerca di sostentare se stesso in ogni modo e con ogni mezzo.
Come si fa a parlare di coerenza per cercare di giustificare il disperato tentativo di riaccreditarsi nei suoi confronti, abbandonando repentinamente l’opposizione e dopo lo spregiudicato funambolismo che ne ha qualificato l’azione?
Come si fa a porre veti su tutto e su tutti senza avanzare una proposta alternativa e giocando solo sul deleritto tentativo di destabilizzare l’intero Consiglio al fine da porre in evidenza la propria capacità di determinare ogni equilibrio? Follie!
E’ quindi nata una specie di nuova maggioranza, sempre risicatissima e traballante, incentrata unicamente su un trasformismo talmente becero da superare la sua già di per se non edificante definizione storico-politica per assumere quella che gli è più propria: quella circense.
Se questa dissennata pretesa ha però avuto un merito, è quello di aver compattato in modo davvero efficace le forze di opposizione, oggi libere da figure di mezzo, convinte più che mai che indipendentemente da numeri farlocchi si può davvero recitare un ruolo sempre più importante.
Tanto di cappello all’Ing. Torregrosssa, che fermo nella posizione presa dopo l’uscita dalla maggioranza del Sindaco, ha assunto un ruolo forte, deciso e derimente, accettando una candidatura, che con molta probabilità sarebbe stata destinata a perdere pur di marcare la differenza con chi all’interno del suo stesso gruppo aveva organizzato questa ennesima giravolta
I Gruppi Consiliari del Partito Democratico e di
Nuova Cittadinanza