DISTRETTI DEL CIBO
2015. E’ a Milano, nell’ambito delle iniziative di EXPO 2015, che si parla per la prima volta di Distretti del Cibo quali strumenti efficaci per promuovere sviluppo territoriale e coesione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari”.
2017. I Distretti del cibo vengono riconosciuti e normati dallo Stato e dalle Regioni, con la Legge 205 del 27 dicembre 2017. “I Distretti – recita la norma – costituiscono un nuovo modello di sviluppo per l’agroalimentare italiano. Nascono infatti per fornire a livello nazionale ulteriori opportunità e risorse per la crescita e il rilancio sia delle filiere che dei territori nel loro complesso. Si tratta di uno strumento strategico mirato a favorire lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorendo l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale. I Distretti hanno come obiettivo anche la sicurezza alimentare, la diminuzione dell’impatto ambientale delle produzioni e la riduzione dello spreco alimentare. Altro scopo fondamentale è la salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari. Il modello dei Distretti del cibo è finalizzato inoltre a ridare slancio alle esperienze dei distretti rurali già presenti sul territorio nazionale, così come a incentivare la nascita di nuove realtà attraverso la possibilità di accedere a finanziamenti dedicati.
Come previsto a livello normativo, infatti, è possibile ottenere il riconoscimento di Distretti del cibo per i distretti rurali e agroalimentari di qualità, i distretti localizzati in aree urbane o periurbane caratterizzati da una significativa presenza di attività agricole volte alla riqualificazione ambientale e sociale delle aree, i distretti caratterizzati dall’integrazione fra attività agricole e attività di prossimità, i distretti biologici. Il riconoscimento dei Distretti del Cibo avviene attraverso le Regioni e le Province autonome di appartenenza che provvedono alla comunicazione al Mipaaf, che ha istituito il Registro nazionale dei Distretti del Cibo.
Oggi in Italia ci sono 136 distretti del Cibo. Ma l’intero sistema agroalimentare italiano è composto, oltre che dai distretti del Cibo, da 351 prodotti Dop, IGP, SGT, 165 consorzi di Tutela, 59 Bio-distretti. Oltre al comparto vino che conta altri 526 prodotti Dop, IGP, SGT con 121 Consorzi di Tutela per un totale di 841 specialità certificate.
Il cibo e l’agricoltura sono il riferimento da cui partire per un percorso di sviluppo sostenibile, poiché il cibo è coinvolgente e, nelle sue molteplici implicazioni, lega in modo stretto le persone, l’organizzazione delle comunità, la salute e la qualità della vita con le risorse naturali, la terra, la biodiversità, la loro gestione e salvaguardia. Sono i territori che inventano e sperimentano con successo soluzioni che rispondono in chiave ecologica ai tanti bisogni della comunità, dai rifiuti ai trasporti, dagli acquisti del cibo ai servizi, sono i territori che arricchiscono i prodotti di un valore aggiunto unico e irripetibile, adeguato a rappresentare il Made in Italy nel mondo.
VERSO LA NASCITA DELLA CONSULTA DEI DISTRETTI DEL CIBO
2021, maggio. dopo un anno di emergenza sanitaria COVID 19, con un sistema economico impantanato in una crisi senza precedenti, 14 distretti del cibo inviano una lettera ai ministri Stefano Patuanelli (MIPAAF), Mara Carfagna, (Sud e Coesione territoriale) al sottosegretario MIPAAF Gian Marco Centinaio, al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, coinvolgendo anche, presidenti e assessori all’Agricoltura regionali, con la quale sollecitano il Governo a mettere in moto l’iter di finanziamento e l’avvio dei contratti dei distretti del cibo, per 20 programmi di sviluppo presentati nell’ambito dell’Avviso n. 10898 del 17.02.2020, per un totale di investimenti di 315 milioni di euro, finanziati per quasi il 50% dai privati.
Un’opportunità irripetibile: In momento di grande incertezza economica, migliaia di imprese dell’agroalimentare, riunite in consorzi e distretti del cibo avevano avuto il coraggio di scommettere sul futuro ed avviare la transizione verso nuovi sistemi agroalimentari con modelli di sviluppo sostenibili.
Prima della pandemia, però, il MIPAAF di concerto con il MISE, aveva ridefinito i criteri e le procedure per l’attuazione degli interventi, riducendo considerevolmente le percentuali di contributo, fino ad arrivare ad emanare decreti di finanziamento abbattendo le percentuali di contributo a fondo perduto, sino al caso limite del 5%. In pratica, appena 25 milioni di euro, rendendo impossibile l’attuazione dei programmi di sviluppo presentati.
Nella stessa nota, i presidenti dei 14 distretti suggeriscono ai ministri e alla Conferenza delle Regioni un proposta per attivare immediatamente la procedura del finanziamento di 170 milioni di euro ( quelli necessari) utilizzando le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, ai sensi del Decreto 7775 tutti i progetti presentati sull’Avviso n.10898 attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.
Intanto, nel pieno del dibattito e degli interventi europei per affrontare la fase post pandemica, IL MIPAAF ottiene nella ripartizione del Fondo Complementare al PNRR 1 miliardo e 203 milioni di euro, da destinare ai Contratti di filiera e distrettuali legati ai settori agroalimentare, pesca, floricoltura e vivaismo. In particolare, così ripartiti: 200 milioni di euro per l’anno 2021; 300,83 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2023, 258,81 milioni di euro per il 2024 122,5 milioni di euro per il 2025 e 20,33 milioni di euro per il 2026.
2021, luglio. Viene presentata e votata all’unanimità la proposta dei distretti del cibo alla Conferenza delle regioni su cui la Commissione Affari Europei e Internazionali ha espresso parere positivo. Il Presidente della Commissione Politiche agricole ha, inoltre, scritto al Ministro Stefano Patuanelli per sollecitare il finanziamento.
I programmi di investimento, coinvolgono 10 Regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Campania, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna e sono in linea con le indicazioni del PNRR; favoriscono l’economia circolare, la transizione ecologica e contribuiscono a raggiungere alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti nell’Agenda 2030 dell’ONU, dall’ European Green Deal e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza #NEXTGENERATIONITALIA.
2021, 23 agosto. Diciotto Distretti del Cibo sottoscrivono un protocollo d’intesa per la costituzione della prima Consulta dei Distretti del Cibo, attraverso la quale affrontare la sfida del rinnovamento del comparto agroalimentare italiano.
Nel protocollo d’intesa, i rappresentanti sottolineano gli obiettivi che si propone la costituenda Consulta: programmare e pianificare sistemi di sviluppo territoriali e di coesione sociale, utili a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza #NEXTGENERATIONITALIA; mettere in rete tutti i territori e fare sistema per condividere informazioni, buone prassi e processi innovativi per rafforzare tutte le filiere produttive; promuovere l’identità del nostro settore agroalimentare che rappresenta uno dei principali motori del Made in Italy; seguire l’evoluzione normativa sui Distretti e sulle politiche di sviluppo territoriale partecipativo, favorire il confronto tra i Distretti e le Istituzioni, creare un forum di dialogo, con proposte ed azioni, al fine di portare avanti sia i programmi di sviluppo già presentati al MIPAAf che la pubblicazione di nuovi bandi con le risorse finanziarie del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e del Fondo Complementare al PRNN.
2021, settembre. Il MIPAAF pubblica la sospensiva dei termini di presentazione dei progetti definitivi con la motivazione di verificare l’opportunità di reperire ulteriori risorse per finanziare tutti i programmi presentati; e il decreto che finanzia i contratti di filiera del IV bando del MIPAAF del 2018 tramite il Fondo Complementare al PNRR”.
2021, 8 ottobre. Il coordinamento della Consulta dei Distretti del Cibo partecipa all’audizione in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, in merito alla transizione del sistema agroalimentare verso obiettivi di sviluppo sostenibile. Significativo il supporto della vice presidente della Commissione Agricoltura, Susanna Cenni.
I 20 programmi rappresentano la prima azione di sistema di sviluppo sostenibile e di coesione territoriale nel nostro Paese: sono coerenti con le indicazioni del legislatore, con i programmi del Governo, con i piani di sviluppo delle Regioni; coinvolgono le Comunità locali diffuse su tutto il territorio nazionale; intervengono sulle produzioni agroalimentari di qualità IGP e DOP; mirano a rafforzare le filiere produttive; praticano l’economia circolare e riducono le spreco alimentare; salvaguardano il territorio e la biodiversità; rendono vivo il Paesaggio rurale; promuovono il turismo relazionale integrato nelle aree rurali e nei borghi; valorizzano il ruolo della agricoltura nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
NASCE LA CONSULTA DEI DISTRETTI DEL CIBO
2021, 25 novembre. L’Assemblea Costituente si riunisce nella prestigiosa Sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Con la costituzione della Consulta, i Distretti del Cibo aderenti hanno espresso la necessità di fare rete, rafforzare la capacità progettuale e di iniziativa dei territori per una migliore gestione delle risorse disponibili e affrontare la sfida del rinnovamento del comparto agroalimentare italiano. Una priorità resa ancora più urgente e non più rinviabile dall’ondata pandemica Covid 19 che ha travolto il già fragile sistema economico italiano e dai preoccupanti cambiamenti climatici che investono il pianeta.
La Consulta sarà il luogo di rappresentanza dei Distretti che operano in ambito rurale e agroalimentare. Tra gli obiettivi si propone di interloquire con le istituzioni, enti economici e sociali; promuovere leggi e finanziamenti che ne garantiscano lo sviluppo; creare sinergie con il mondo accademico; contribuire alla crescita sostenibile dei territori: ambientale, sociale, economica; tutelare l’enorme patrimonio culturale, turistico, paesaggistico ed enogastronomico italiano.
La Consulta fa proprie le indicazioni delle istituzioni internazionali e nazionali come l’Agenda 2030 e la strategia Farm to Fork, che è al centro del Green Deal europeo.
PRIMI RISULTATI RAGGIUNTI
2021, Dicembre. Il Governo approva nella Legge di Bilancio il finanziamento dei venti programmi di distretto, con lo stanziamento di 120 milioni di euro. Si è raggiunto un traguardo importantissimo che metterà al sicuro un investimento tra pubblico e privato di 309 milioni di euro”. Così, commentano i delegati della Consulta dei Distretti del Cibo.
2022, Febbraio. I delegati della Consulta dei Distretti del Cibo sono stati convocati a Roma dal Sottosegretario Gianmarco Centinaio per definire le procedure la firma dei contratti tra distretti del cibo e il Mipaaf
“Si rafforza la collaborazione con il Mipaaf ed esprimiamo soddisfazione per l’impegno e la determinazione a sostenere i Distretti del cibo da parte del ministro Stefano Patuanelli e del sottosegretario Gianmarco Centinaio”. “Abbiamo avviato anche la collaborazioni con le Regioni e li sollecitiamo a cofinanziare questi progetti che rappresentano la prima azione di sistema nel nostro Paese per lo sviluppo sostenibile.
Nel corso della riunione sono state risolte alcune questioni tecniche rilevanti per la gestione delle progettualità finanziate con grande disponibilità del Dipartimento DIQPAI e della Direzione PQAI del MIPAAF; è stata ribadita la volontà politica del Ministero e del Sottosegretario di considerare i distretti del cibo strumento essenziale di governo delle realtà locali determinando sviluppo e benessere nel mondo agricolo e nelle comunità locali.
La delegazione della Consulta dei distretti del cibo ha chiesto la creazione di un tavolo di lavoro permanente per facilitare una buona programmazione sui prossimi fondi messi a disposizione dal PNRR e ha proposto un evento di carattere nazionale con una giornata dedicata ai distretti del cibo. Entrambe le proposte sono state accolte positivamente.
2022, 9 marzo. La Commissione UE dell’ARS approva una risoluzione per impegnare il Governo regionale a un cofinanziamento regionale di 8 milioni e 300 mila euro dei 4 programmi di distretto siciliani che hanno partecipato all’Avviso del MIPAAF n. 10898 del 17.02.2020.
2022, 26 maggio. A Napoli, si svolge la prima assemblea della Consulta nazionale. E’ stata Lanciata la prima iniziativa “Sabato 18 giugno GIORNATA NAZIONALE DEI DISTRETTI DEL CIBO” per far conoscere le attività e le proposte che ogni realtà distrettuale propone per il proprio territorio.
2022, 15 e 16 giugno. A Bruxelles si svolge una due giorni, la Rural Pact Conference, presente la Consulta con una sua delegazione, assieme a quella del Mipaaf. Obbettivo: portare l’esperienza dei distretti del Cibo e la loro centralità per lo sviluppo locale sostenibile, per il cibo, per il paesaggio agrario, per intervenire sugli aspetti sociali di pertinenza dei territori e per orientare i finanziamenti verso gli stessi”.
2022, 18 giugno. La Giornata Nazionale dei Distretti del Cibo del 18 giugno, istituita dalla Consulta nazionale, nell’ambito della “Giornata Mondiale della Gastronomia Sostenibile, nasce con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dei Distretti, quale strumento aggregativo delle Comunità Locali, di salvaguardia della biodiversità agroalimentare e della vivibilità del paesaggio rurale, cosi come indicato dall’Unione Europea.
2022, 1 luglio 2022. La Consulta dei Distretti del Cibo, convoca la prima Assemblea nazionale dei soci. L’evento è organizzato con il patrocinio la Regione Toscana, la collaborazione della Consulta regionale dei distretti toscani e la Cattedra Unesco “Agricoltural Heritage Landscapes” del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’università di Firenze, con cui la Consulta ha di recente firmato un protocollo d’intesa.
Un’occasione di dibattito, riflessioni e proposte attorno al tema “Il ruolo dei distretti del cibo nella programmazione e progettazione dello sviluppo territoriale paesaggistico, integrato, sostenibile e inclusivo previsti dal PSN – PAC e nel PNRR.
Incassato il sì del sottosegretario all’agricoltura Gian Marco Centinaio all’istituzione di un tavolo di concertazione interministeriale
Sancita un’alleanza tra distretti e i territori, istituzioni, mondo accademico, enti di cultura, a partire dall’associazione che riunisce i 58 siti Italiani Unesco alla costituenda associazione Paesaggi Storici Rurali. Accolta l’adesione di numerosi distretti, passati dai 18 primi firmatari a 60. Firmato un protocollo d’Intesa con l’Accademia dei Georgofili.
2022, 22 luglio. La Giunta Regionale Siciliana è la prima regione ad approvare il co-finanziamento per 8 milioni e 400 mila euro (8.485.302,39 euro) dei programmi dei distretti che hanno partecipato all’Avviso del MIPAAF (n.10898 del 17.02.2020) C.I.B.O. in Sicilia, Bio Slow Pane e Olio, Borghi Sicani e Sud Est Siciliano. I progetti, che saranno avviati entro il 31 dicembre 2022, favoriranno investimenti in Sicilia per 54.478.302,48 di euro.
Di risultato eccezionale per la Sicilia “che segna l’inizio di un iter virtuoso nella Regione Siciliana per la prima azione di sistema di sviluppo sostenibile che deve diventare prassi”, parla Angelo Barone, presidente della Consulta dei distretti del Cibo. La Sicilia è la prima regione ad approvare il cofinanziamento.
La Consulta dei distretti del Cibo ha raggiunto l’obiettivo di porsi come interlocutore con le istituzioni e rafforzare la capacità progettuale e di iniziativa dei territori per una migliore gestione delle risorse disponibili.
2022, 25 novembre. Ad un anno dalla fondazione della Consulta, i soci distretti del cibo tornano a Milano, dove tutto è cominciato in occasione di Expo 2015, con un’iniziativa organizzata a Milano venerdì 25 novembre, nello stesso luogo in cui 7 anni prima si cominciò a parlare dei Distretti del Cibo.
L’assemblea dei soci in programma a partire dalle 9.30, all’Academy Cascina Triulza – Arexpo, si pone l’obiettivo di creare le basi per una strategia condivisa verso sistemi agroalimentari sostenibili e il raggiungimento della Sovranità alimentare. Una sfida globale che l’intero sistema agroalimentare italiano ha raccolto, per la quale diventa imprescindibile l’alleanza a lungo termine con le Istituzioni a tutti i livelli, a partire dal Governo Nazionale fino alle singole di comunità di prossimità”.