DELEGAZIONE DI LAVORATORI DELLA FILLEA CGIL ENNA ALLA MANIFESTAZIONE DI PALERMO DEL PROSSIMO 1 APRILE
E’ di una sessantina di persone la delegazione della Fillea Cgil, che sabato 1 aprile parteciperà all’iniziativa “Fai la cosa buona” indetta a livello nazionale da Fillea Cgil e Fenea Uil.
Le città interessate sono Torino, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari.
Nel capoluogo siciliano i partecipanti si ritroveranno nel quartiere Zen 2 dove avrà luogo una giornata di iniziative varie.
“Ancora una vola la Fillea Cgil di Enna risponde con un numero di presenze importanti ad iniziative nazionali – commenta il segretario provinciale della Fillea Cgil Epifanio Riccobene – la nostra è una categoria e quindi i lavoratori coinvolti che fa da traino per tutto il sistema economico nazionale”.
La Fillea Cgil e Fenea Uil chiedono:
– la modifica del decreto 11/2023 sui bonus edili, che rischia di distruggere 100 mila posti di lavoro e soprattutto di escludere milioni di cittadini a basso reddito dalla possibilità di avere una casa più vivibile e sicura, più efficiente in termini energetici, più salubre e con bollette meno care.
Garantire urgentemente lo sblocco dei crediti ma soprattutto dare stabilità alle percentuali di incentivo per i prossimi 10 anni, garantendo la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli incapienti (con il 100% dei costi anche tramite recuperi sulla bolletta) e per i redditi medio-bassi (Isee inferiore ai 30 mila euro), per i condomini e per chi vive nelle periferie. Prevedendo un intervento pubblico diretto, anche straordinario, per l’Edilizia Pubblica Residenziale;
– una legge quadro per la rigenerazione urbana, con una nuova pianificazione urbanistica basata su maggiori risorse e strumenti partecipativi, in coerenza con gli obiettivi del Next Generation Eu e dell’Agenda ONU per città sostenibili;
– vincoli stringenti sull’obbligo di applicare e rispettare i CCNL Edili in tutti gli appalti di lavori rientranti nei perimetri e nei campi di applicazione
dell’Allegato X del Dlgs. 81/2008, a partire dagli appalti di lavori pubblici,
migliorando le previsioni del nuovo Codice degli Appalti contro ogni forma di dumping contrattuale, lavoro irregolare, infiltrazioni criminali;
– il ripristino del divieto dei sub appalti a cascata come previsto dall’attuale Codice degli Appalti e la valorizzazione delle imprese più strutturate, la loro qualificazione, la loro crescita dimensionale.