
Coppa Floriopoli, pronta l’edizione 2022
Si replica sabato 3 e domenica 4 settembre
PALERMO, 21 gennaio 2022 – Appena il tempo di tirare le somme e fare un primo bilancio dell’edizione del debutto della Coppa Floriopoli, che già il manipolo di inguaribili e romantici appassionati guidati da Michele Merendino, Chico Paladino Florio, Daniele Spataro ed Enzo Manzo ha riacceso i motori per programmare al meglio l’edizione del 2022, della quale è già stata fissata la data , il 5 e 6 settembre.
La Coppa Floriopoli, un Concorso Dinamico di conservazione e restauro per vetture d’epoca e da competizione, lo scorso settembre ha calamitato una cinquantina di vetture sulle strade della Targa Florio, E che vetture !! Una lunghissima teoria di bellissime Sport e Gran Turismo degli anni ’60 e ‘70 che hanno deliziato il palato degli aficionados della corsa Madonita, che da tanto tempo attendevano una così qualificata presenza.
La formula della manifestazione rimarrà totalmente immutata con tre passaggi, uno il sabato e due la domenica mattina, sul percorso che, da Floriopoli, la cittadella sportiva che includeva i boxes, le tribune e la torre di cronometraggio e che rimase operativa fino al 1977, anno in cui si corse l’ultima edizione della Targa Florio come gara di velocità su strada, porta all’abitato di Cerda, paese che ha legato il proprio nome a doppio filo con la storia della Targa. Il tracciato sarà chiuso al traffico e presidiato durante lo svolgimento del programma.
Il programma prevede per sabato 3 settembre dalle ore 09.30 alle 12.00 la registrazione dei partecipanti e le verifiche tecnico-sportive, alle ore 14.00 il briefing dei partecipanti ed alle 15 la partenza della prima manche della Coppa Floriopoli, al seguito della vettura apriprista.
La prima giornata si chiuderà con una cena di gala presso la Tonnara Florio a Palermo. Domenica 4 settembre il clou della manifestazione con due manche sullo stesso percorso con inizio alle ore 8,30.
Tutti i partecipanti dovranno rispettare le norme di comportamento menzionate nel regolamento di gara. In particolare i Conduttori dovranno mantenere una condotta prudente, rispettosa del codice della strada ed evitare assolutamente sorpassi, bagarre con gli altri partecipanti o manovre pericolose.
Lo scorso anno il pubblico che è tornato a far rivivere Floriopoli ha potuto vedere sfilare bellissime vetture quali Ferrari Dino 206 SP, Abarth 2000 SP e 1000 SP , Chevron B27 Cosworth e B23, Abarth biposto 1000, Porsche 910, Osella PA, Abarth OT 1300, Maserati 150S, Lotus 23, Lancia Stratos Gruppo 4, De Tomaso Pantera, Lancia Fulvia Sport Zagato Competizione, Porsche 911, e Alfa Romeo SZ e GTA tutte legate alla storia della “Florio”.
La “Coppa Floriopoli” 2022 anche quest’anno sarà organizzata con il patrocinio della Città Metropolitana di Palermo, proprietaria delle strutture di Floriopoli, dei Comuni di Termini Imerese e Cerda ed in collaborazione con Casa Florio. Tutte le informazioni relative alle manifestazioni ed i relativi aggiornamenti possono essere reperiti su https://www.coppafloriopoli.com/ o https://www.facebook.com/coppafloriopoli .
Ufficio Stampa Coppa Floriopoli
Gianfranco Mavaro
FLORIOPOLI – Breve storia
La cittadella della Targa Florio, con le strutture in muratura dei boxes, delle tribune e la torre dei cronometristi, meglio conosciuta come Floriopoli, nasce nel 1920.
La prima edizione della Targa Florio, nel 1906, prende il via, come noto, dal rettilineo di Bonfornello, dove Vincenzo Florio fa allestire, in prossimità della linea ferroviaria, tutti i servizi necessari, ristorante incluso. Sono però strutture in legno, che verranno smantellate a fine gara.
Si andrà avanti con questa “location” per 3 anni, per poi trasferire il tutto alcuni chilometri più avanti, nella zona della stazione di Cerda. Siamo nel 1909 : si disputa una Targa in tono minore, vinta dal Barone Ciuppa. Vincenzo Florio si classifica al secondo posto.
Ma è solo nel 1920, dopo le tre edizioni disputate come Giro di Sicilia e la pausa del primo conflitto bellico mondiale, che nasce Floriopoli, con moderne strutture in muratura in grado di ospitare tutti i servizi indispensabili per lo svolgimento della gara. Per un chilometro a valle ed a monte delle Tribune la strada viene recintata con palizzate in legno i cui sostegni sono costituiti da eliche per idrovolanti della Aeronautica Ducrot, una delle aziende dei Florio.
Ma la notte del 1° ottobre 1923 un furioso incendio distruggeva parte delle tribune e tutto quanto vi era contenuto, come l’imponente quadro dei tempi ed altri importanti cimeli e ricordi della gara e dei suoi vincitori. Da Parigi, dove si trovava, Vincenzo Florio tranquillizzò tutti: “Ricostruiremo tutto e meglio di prima”. E così fu, e nel 1924 la Targa ebbe nuove infrastrutture, spostate di alcune centinaia di metri, nella posizione in cui si trovano oggi. A fianco delle Tribune venne elevato l’edificio in cui trovarono sistemazione, oltre al ristorante, la Sala Stampa, la Direzione Corsa ed i Cronometristi, che negli anni ’60 furono trasferiti nei locali realizzati sopra i boxes.