Perplessità sulle modalità di assegnazione del contributo alle aziende interessate. Le espone l’imprenditore ennese e già dirigente provinciale di una associazione artigiana Maurizio Gulina. Quest’ultimo infatti evidenzia la situazione una serie di attività economiche interessate dalla chiusura al transito della via Ottavio Catalano, per certi versi una delle porte di ingresso ed uscita dalla città a causa di interventi di bonifica che si stanno eseguendo in una vasta area nella zona per motivi di natura idrogeologica, e che ha fatto ridurre notevolmente il traffico veicolare che da questa strada proseguiva in direzione via Fontana Grande, Paolo via Lo Manto, piazza S.Agostino, via Candrilli arrivando nel centro della città. Quindi una arteria molto importante sia in ingresso che in uscita del centro cittadino. L’amministrazione comunale con provvedimento gestito direttamente dal sindaco Maurizio Dipietro, che ha la delega alle attività produttive, visto che la chiusura è dettata da interventi di interesse pubblico ha inteso assegnare un contributo alle aziende interessate e che hanno i requisiti stabiliti da un apposito bando, di un importo complessivo di poco più di 40 mila euro, a parziale copertura delle spese sino al 50 per cento, sostenute dal 24 settembre del 2021 al 7 luglio del 2022, come quelle relative a utenze e tributi, canoni o tariffe comunali, ed altre come canone di locazione ma anche minori ricavi, nel periodo di riferimento. Le attività economiche dovranno ricadere nelle zone di via Ottavio Catalano, Pisciotto e piazza Santa Maria del Popolo. Ma per Gulina ci sono non poche perplessità. “E’ vero che con la chiusura della via Ottavio Catalano le attività che insistono direttamente su questa strada sono le più colpite – commenta – ma non sono solo queste perché ce ne sono altre che la crisi della chiusura della strada l’hanno risentito indirettamente ma con la stessa gravità. Parlo delle attività che si trovano in particolare in via Paolo Lo Manto e di piazza S.Agostino che della chiusura della via Ottavio Catalano (anche se da poco meno di un mese è stata riaperta ad un solo senso di marcia in uscita della città), ne stanno continuando a pagare pesantemente le conseguenze. E poi si dovrebbe fare a mio avviso una differenza tra attività a postazione fissa ed altre per certi versi “mobili” che svolgono dei lavori in cui però devono per forza raggiungere con percorsi alternativi molto più lunghi con aggravi di tempi e costi, la via Ottavio Catalano avendo in questa zona uffici e magazzini. A questo punto – conclude Gulina – forse sarebbe stato meglio assegnare un bonus una tantum a tutti senza fare distinzioni sui criteri”.
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