Ansa 17 gen 22 – Enna – Nona udienza al Tribunale di Enna per il processo che vede alla sbarra Giuseppe Rugolo, il sacerdote arrestato nell’aprile del 2021, accusato di violenza sessuale aggravata a danno di minori. In aula era presente, oltre all’imputato, il vicario generale della Diocesi di PIazza Armerina, Nino Rivoli , che non è stato interrogato perché tutte le parti hanno acconsentito alla produzione delle dichiarazioni già rese durante le indagini preliminari. Il Tribunale ha accolto tutte le eccezioni formulate dall’avvocato Eleanna Parasiliti Molica, difensore di Antonio Messina, rigettando così la richiesta dell’imputato di far valere dei verbali di indagine difensiva, cioè una sorta di interrogatorio, effettuato dagli avvocati difensori di Rugolo, con lo scopo di smentire gli inquirenti. Le indagini difensive riguardavano due ragazzi che avevano intrattenuto, con Rugolo, chat a sfondo sessuale che sono state prodotte in giudizio, sempre su richiesta della difesa della parte civile. Rigettata anche la richiesta, avanzata dall’avvocato Antonino Lizio e Denis Lovison, difensori di Rugolo, di sentire una giovane dell’associazione 360, fondata da Rugolo, che raccoglieva 200 giovani. Presenti in aula i genitori di Antonio Messina, il giovane che ha denunciato il sacerdote, assistiti dall’avvocato Giovanni Di Giovanni, e le associazioni Co.Tu.Le.Vi con l’avvocato Irina Mendolia e Rete l’Abuso rappresentata da Giuseppe Messina. La prossima udienza è fissata per il prossimo 14 marzo nel corso della quale saranno sentiti altri sacerdoti della Diocesi di PIazza Armerina. yur
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