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La Casa Circondariale “Luigi Bodenza”di Enna si prepara per lo spettacolo teatrale “Sogni Appesi” 20 maggio 20244
ALLA CASA CIRCONDARIALE DI ENNA VA IN SCENA LO SPETTACOLO ISPIRATO A I MALAVOGLIA “ SOGNI APPESI”
SUL PALCO DETENUTI E VOLONTARI CARITAS
“Sogni appesi” è il titolo del nuovo spettacolo teatrale messo in scena dai detenuti della casa circondariale “L.Bodenza” di Enna. Lo spettacolo, liberamente tratto da “I Malavoglia” di Giovanni Verga, si terrà il prossimo lunedì, 20 marzo dentro il carcere con due momenti, quello delle 9,30 e 11,30, destinati alla popolazione detenuta e quello delle 15:00 a cui assisteranno gli ospiti esterni e le famiglie. Otto i detenuti coinvolti insieme alla compagnia ‘Teatro Allegria 2.0’, composto da volontari della Caritas diocesana di piazza Armerina assieme ai ragazzi della Caritas Young con la regia di Filippo Marino e Stefania Libro anche loro volontari Caritas. 24 giovani attori in tutto che recitano e ballano. I detenuti della circondariale di Enna non sono nuovi ad esperienze di laboratori teatrali. Questo, infatti, è il secondo spettacolo, lo scorso anno era stato dedicato a Dante, ed era stato portato fuori dal carcere al teatro comunale Neglia, all’epoca Garibaldi, apprezzato dal pubblico che aveva assistito alla performance. Anche per questo spettacolo l’obiettivo è quello di avere una ribalta esterna alla casa circondariale portando la rappresentazione in un teatro all’esterno del carcere. L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione tra i volontari e l’area Educativa, da sempre impegnata a promuovere iniziative laboratoriali psico-educative e sportive. Il successo dello spettacolo IO SONO DANTE , tratto dall’opera di Dante Alighieri, dello scorso anno rafforza negli operatori l’idea che questo può essere il modo giusto per lanciare un messaggio di valenza socio riabilitativa che dia agli ospiti della casa circondariale una possibilità di reinserimento all’esterno.
I giornalisti che volessero partecipare allo spettacolo possono contattare la Casa Circondariale chiedendo di parlare con il capo area educativa, Maria Elena D’Amore.