1800, MARIA SS. DELLA VISITAZIONE
LIBERA LA CITTÀ DI CASTROGIOVANNI
DALLA SICCITÀ
Un racconto inedito che offro alla mia città
in questo momento direi drammatico
perché cresca nella fiducia in Dio e
in un autentico amore per Maria
sua celeste patrona.
<< Ancora 40 giorni e la provincia di Enna, conosciuta in passato come la “provincia dei laghi” rimarrà senza acqua >>.
Una frase simile si trova nella Bibbia, nel libro di Giona,
la ripetuta come un mandra il profeta Giona
per le strade della città Ninive, diceva infatti:
“ancora 40 giorni e Ninive sarà distrutta”,
gli abitanti di Ninive presero sul serio
la minaccia del profeta,
bandirono un digiuno, si vestirono il sacco,
Dio vide che si erano convertiti dalla loro condotta malvagia,
s’impietosì riguardo al male che aveva minacciato di fare loro
e non lo fece.
Ma per le nostre strade non c’è nessun profeta
che invita alla conversione, che esorta a pregare,
a fare penitenza e chiedere al Signore il dono della pioggia.
Siamo tutti troppo impegnati! Tranquilli direi.
Ma presto ci risveglieremo
e ci sembrerà di vivere in un incubo.
Molto tempo fa quando ancora la fede era genuina,
si viveva un’autentica devozione alla Madonna,
e si credeva nella forza della preghiera,
il nostro popolo comprese che l’unica via d’uscita,
chi poteva veramente aiutarci era il Signore,
invocando l’aiuto della Santa Vergine,
ma oggi tutto questo può sembrare anacronistico.
Eppure nella storia della nostra città
viene raccontato un evento straordinario
riguardante un periodo di siccità,
in cui intervenne misericordiosa
Maria Ss. della Visitazione.
Questo evento si verificò grazie all’intervento
di un frate cappuccino,
che come il profeta Giova
invitò Castrogiovanni alla conversione.
“U FATTU È CHISTU STATIMI A SENTÌ”
Era l’anno del Signore 1800 circa quando
il convento dei Cappuccini di Castrogiovanni
era guidato dal superiore fra Luigi,
frate minore cappuccino e sacerdote,
Ministro provinciale dell’ordine.
Riguardo a questo religioso
dotato di singolari virtù e santità,
lo storico della nostra Provincia scrive:
“P. Luigi da Castrogiovanni, fu adorno di specchiate e singolari virtù,
fu un perfetto osservante della regola e delle Costituzioni dell’Ordine,
si distinse specialmente nella povertà serafica,
per la pratica della quale si mostrava in ogni cosa di straordinario zelo”.
Riponeva tutta la sua fiducia nella divina Provvidenza…”.
P. Luigi grandemente devoto della Santa Vergine,
sotto il titolo della Visitazione,
patrona della sua città natale.
In essa poneva dopo Dio tutta la sua confidenza,
la pregava, la onorava,
e spesso si intratteneva con Lei in familiari colloqui.
Da tutti i suoi concittadini era considerato
come un Padre santo, a lui si ricorreva
nei bisogni negli spirituali e in quelli temporali.
Il popolo di Castrogiovanni sperimentò spesso
l’efficacia delle sue preghiere,
e per la sua cooperazione
fu ricostruita la chiesa parrocchiale di San Leonardo.
Si racconta che egli assiduamente
e di presenza assisteva ai lavoranti,
e che una volta si trovava con essi sulla fabbrica,
quando un manovale, che vi portava una brocca d’acqua,
salito l’ultimo gradino della scala, cadde giù.
Gli astanti accorsero gridando “Gesù, Maria!”
Il Padre Luigi, fiducioso nel patrocinio della Vergine,
senza scomporsi disse:
“Non vi turbate, non c’è alcun danno”.
Tutti guardano il manovale,
e lo vedono sano e salvo, senza alcuna lesione,
e la brocca ancora piena.
Questo fatto prodigioso, venne divulgato per tutta la città.
LA SICCITÀ E L’INTERVENTO
DI MARIA SS. DELLA VISITAZIONE
Un altra volta il popolo ennese era molto tribolato
per la carestia di quell’anno,
e più ancora per una siccità estrema
nei mesi di marzo e aprile,
per cui le piante e i seminati erano in pericolo di seccare.
Si presagiva un pessimo raccolto,
che avrebbe prolungata la carestia.
Le molte preghiere fatte erano rimaste senza effetto.
Infine i fedeli risolvettero di recarsi dal P. Luigi,
al convento dei Cappuccini,
affinché avesse pregato la Madonna,
il buon religioso sulle prime si schermì,
rimproverando al popolo i suoi peccati
e la sua infedeltà a Dio.
Ma poi commosso dalle lacrime
di quei ferventi cristiani,
si recò con essi alla Chiesa Madre,
in pellegrinaggio di penitenza:
salì sul pulpito, e predicò con fervore.
fece svelare il simulacro della Madonna,
nell’orizzonte, che sino a quel momento
s’era mantenuto sereno, appaiono delle nubi,
che rapidamente si distendono,
e si sciolgono in benefica pioggia,
tra le lacrime di commozione dei fedeli.
(Di questo fatto non si conosce la data)
Fra Luigi un uomo di tanta virtù,
così gradito alla Santa Vergine e al popolo,
dopo una lunga vita austera e penitente,
coronò il suo pellegrinaggio terreno
con una santa morte nel 1810,
il 17 febbraio, in età di 86 anni.
L’elogio funebre fu letto da D. Gaetano Tremoglie
PREGHIERA DI PAPA SAN PAOLO VI
PER CHIEDERE LA PIOGGIA
Dio, nostro Padre, Signore del cielo e della terra,
tu sei per noi esistenza energia e vita.
Tu hai creato l’uomo a tua immagine
perché con il suo lavoro faccia fruttificare
le ricchezze della terra.
Collaborando così alla tua creazione.
Siamo consapevoli della nostra miseria e debolezza:
nulla possiamo senza di te.
Tu, Padre buono, che su tutti fai brillare il tuo sole
e cadere la pioggia,
abbi compassione di quanti soffrono duramente
per la siccità che ci ha colpiti in questo tempo.
Fa scendere dal cielo sopra la terra arida
la pioggia sospirata, perché rinascano i frutti,
e siano salvi uomini e animali.
Che la pioggia sia per noi il segno
della tua grazia e benedizione:
così riconfortati dalla tua misericordia,
ti rendiamo grazie per ogni dono della terra e del cielo,
con cui il tuo Spirito soddisfa la nostra sete.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, che ci ha rivelato il tuo amore,
sorgente di acqua viva zampillante per la vita eterna.
Amen.
Francesco Gatto
Enna 12. 08. 2024