
L’assessore allo sport del comune di Villarosa Giuseppe Ippolito, interpellato in merito alla vicenda dichiara:{sono profondamente amareggiato da quanto accaduto domenica. Ritengo che simili azioni debbano essere condannate e isolate poiché contrarie ai principi di condivisione, socializzazione e rispetto dell’avversario, che dovrebbero caratterizzare qualsiasi tipo di sport. Senza dubbio lo spirito competitivo di tutti giocatori é andato ben oltre, ma sono convinto che la società sportiva Villarosa calcio prenderà gli opportuni provvedimenti affinché episodi di questo tipo non si ripetano). Precisa tuttavia l’assessore “non é giusto classificare negativamente un’intera comunità per un singolo episodio poiché esistono nel territorio tante altre associazioni sportive che, giorno dopo giorno, si adoperano affinché lo sport non si riduca a un mero momento di svago, ma educhi e forgi il carattere dei più giovani che si affacciano alla vita.
Villarosa, il paese che il mondo sconosceva e che ora conosce grazie ad una società di CALCI. Anziché tacere e fare ammenda, i dirigenti fanno un comunicato con il quale si sforzano di giustificare i responsabili dell’aggressione all’arbitro descrivendoli come ragazzi impegnati nel sociale. Non è vero!!! Sono solo giovani violenti che scorrazzano sui campi di calcio siciliani sfogando le proprie frustrazioni sugli arbitri e sui giocatori avversari. Basta vedere i comunicati federali per vedere come ogni settimana qualcuno di loro riceve squalifiche varie. La comunità villarosana,purtroppo, subisce una diffusa generalizzazione quando il nome del paese viene associato a questi fatti di cronaca che nulla hanno di sportivo. Vergogna!!!