mancata convocazione Consiglio Comunale e mancata risposta scritta ad interrogazione. (diritto ex art.39, c.2, dlgs n.267/2000 -T.A.R. Puglia, Lecce-Sez.I, 25 luglio 2001, n.4278 e T.A.R. Puglia, Lecce-Sez.I, 4 febbraio 2004, n.124). Richiesta chiarimenti.
Constatiamo che le iniziative consiliari della minoranza non sono recepite.
Non è stato concovocato il Consiglio Comunale sul decoro urbano, richiesto con nota del 3.12.2021.
Non è stato convocato il Consiglio Comunale sulla viabilità rurale, richiesto con nota del 23.12.2021.
Non è stata data risposta alla interrogazione del 18.10.2021, con la quale si chiedeva la documentazione in base alla quale il Comune è stato autorizzato ad usare i locali delle Scuole Elementari come rifugio per i cani.
Constatiamo che, oltre al dovuto seguito di legge, a queste iniziative è mancato anche il dovuto seguito di trasparenza con qualsiasi forma di riscontro.
Ignoriamo i motivi del diniego e i presupposti normativi sui quali esso si fonda.
Chiediamo, pertanto, in via ufficiale di conoscerli avendone diritto come consiglieri comunali.
Rispettiamo tutti e tutto, compreso il silenzio di chi dovrebbe istituzionalmente esprimersi e invece preferisce dedicarsi alla goliardica costruzione di muri di gomma.
Ma rispettiamo di più il dovere di affermare il nostro diritto.
Il diritto ad esistere come consiglieri comunali resistendo a questa decadenza che viene , di fatto, dichiarata con queste omissioni.
Omissioni di legge e di trasparenza che non colpiscono solo una rappresentaza consiliare, ma il concetto stesso di rappresentanza.
E con esso la grammatica di base della democrazia.
L’ultima cosa che questo paese merita in un momento cosi difficile che esige serietà e correttezza da tutti e, soprattutto, da chi ha responsabilità istituzionali.
Almeno fino al punto di non dover “disturbare” il Prefetto che, secondo le norme di cui in oggetto, ha titolo ad intervenire per ristabilire la legalità violata.
I consiglieri di minoranza Giuseppe Matarazzo, Maria Di Pietro, Michele Lo Bianco