![](https://ennapress.it/wp-content/uploads/2024/04/pride-1-1024x1280.jpg)
“Sabato 20 aprile daremo il via ad un percorso condiviso di costruzione del primo Pride ennese”, questo l’annuncio dell’ARCI Enna in questi giorni.
Abbiamo chiesto loro di raccontarci l’idea che li ha mossi a portare il Pride ad Enna, il primo della storia della nostra città: “L’idea di organizzare per la prima volta il Pride a Enna nasce dalla percezione di un fenomeno sommerso che, forse ancora più sensibilmente di altri, risente negativamente della strutturale mancanza, nei nostri contesti, di spazi di condivisione ed espressione adeguati. L’intenzione del circolo Arci Petra è quella di raccogliere le esperienze e facilitare l’aggregazione
di sensibilità diverse. Lo scopo è quello di avviare un processo autogestito che nel tempo sia legato non soltanto un evento-simbolo che, pure nel generale ritardo, anzi nella totale assenza di formule di attenzione e ascolto, assume nel nostro territorio una particolare significazione, ma soprattutto dia vita a un presidio permanente di ascolto e confronto da attuarsi nelle forme più varie e aperte possibili”.
Numerose le associazioni che hanno risposto all’invito: “Il processo ha avuto inizio a partire dalla collaborazione con alcuni membri del gruppo Koiné, associazione studentesca universitaria attiva all’interno dell’Università Kore, e ha visto via via aggiungersi altri soggetti, organizzati o individuali con cui si è deciso di partire con un primo momento di socializzazione e scambio in vista della manifestazione. In quest’ottica sono particolarmente preziosi l’apporto e la partecipazione del gruppo Open, collettivo queer di Catania, che ha messo a disposizione la sua esperienza”.
Ma la squadra può ancora allargarsi: “sono invitate tutte le realtà associative e tutt3 i cittadini all’assemblea di preparazione ai lavori, abbiamo bisogno della vostra partecipazione e del vostro entusiasmo!”, concludono i ragazzi dell’ARCI.
Andrea Greco