La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, a conclusione delle
indagini preliminari delegate al Commissariato di P.S. della Polizia di Stato di Gela, ha
esercitato l’azione penale con richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di B. P. M. ed
altri, imputati di associazione per delinquere allo scopo di commettere plurimi delitti di
esercizio abusivo della professione sanitaria e di maltrattamenti in danno di persone
anziane e/o disabili.
In particolare, B. P. M., quale amministratore unico del consorzio cooperative
sociali “Progetto Vita”, ha gestito l’attività illecita presso le varie case di riposo e i centri
di accoglienza per disabili mentali siti nei comuni di Butera, Niscemi, Pietraperzia, San
Michele di Ganzaria e Mirabella Imbaccari, impiegando personale non qualificato e
favorendo la perpetrazione delle condotte criminose suddette; fatti avvenuti fino
all’aprile 2019.
Gli accertamenti espletati hanno consentito di ricostruire lesioni personali gravi e
gravissime verificatesi nei confronti di ricoverati presso le strutture predette.
Nei confronti dello stesso B. P. M. ed altri, nell’ambito di altro procedimento
penale, è stato richiesto altresì, il rinvio a giudizio per omicidio colposo per avere
cagionato la morte per colpa di C.C., ospite della casa di riposo denominata “Le Viole
residence per Anziani” sita nel comune di Butera; in particolare, secondo la
prospettazione accusatoria, gli imputati, contravvenendo alle doverose cautele dettate
dalle prestazioni di tipo assistenziale e di carattere infermieristico e riabilitativo, agendo
con negligenza, imprudenza e imperizia, cagionavano la morte dell’ospite della casa
summenzionata, per imperizia per avere omesso di richiedere tempestivamente
l’intervento di personale medico per le cure del caso.
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA