
Questo il testo dell’interrogazione presentata dalla deputata nazionale del Pd Stefania Marino al ministro dei Trasporti ed Infrastrutture riguardo alla vicenda della nuova stazione ferroviaria di Enna.
Interrogazione a risposta in Commissione
Al ministro dei trasporti e delle infrastrutture
Per sapere- premesso che
presso la stazione ferroviaria di Enna sostano i treni locali e quelli rapidi che collegano Palermo e Catania a Siracusa e Caltanissetta. Il suo utilizzo è comunque limitato in quanto la stazione è situata fuori dalle aree urbane trovandosi a circa 5 Km da Enna alta e 4 km da Enna bassa;
la Banca europea per gli investimenti ha destinato 3,4 miliardi di euro per il raddoppio ferroviario della Catania-Palermo. Una parte significativa del finanziamento verrà destinata per realizzare la stazione ferroviaria Nuova Enna in contrada Calderari a circo 12 km dal centro abitato di Enna. Una stazione difficilmente attrattiva , ubicata in un sito rurale che imporrebbe collegamento con le due aree distinte di Enna Alta e Enna bassa;
non prevedere una stazione ad enna in area urbana in occasione della dorsale ferroviaria siciliana appare un’occasione mancata per la città e per il suo sviluppo;
serrato, nel corso degli ultimi anni , è risultato il confronto tra le istituzioni locali e autorevoli centri di ricerca al fine di individuare una soluzione alternativa in grado di collegare in tempi brevi la città di Enna e la nuova infrastruttura ferroviaria;
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e se intenda attivarsi per convocare in tempi rapidi un tavolo di confronto con RFI , Anas , Regione Sicilia, Citta di Enna e i rappresentanti della comunità scientifica universitaria locale al fine di valutare un progetto utile, sostenibile e produttivo relativo alla stazione ferroviaria di Enna da inserire nel nuovo sistema ferroviario veloce Palermo – Catania – Messina
On.Marino Maria Stefania