
Carissimi concittadini, carissimi amministratori,
giunge alla mia attenzione una lettera aperta scritta dal caro Concittadino Filippo Giunta
Per chi non l’avesse letta si tratta di un più che condivisibile excursus su quanto la figura del Maestro Francesco Paolo Neglia, nostro illustre concittadino, sia apprezzata nell’ambito dei confini nazionali e su quanto, invece, poco venga fatto per ricordarlo entro il territorio della sua città natale.
L’autore della lettera dichiara che, durante la sua permanenza al di fuori del territorio Cittadino di Enna, forse per orgoglio campanilistico, è stato molto colpito, e a tratti stupito, dall’attenzione dedicata al Maestro.
Mi auguro che non me ne vorrà se, almeno in uno degli assunti posti a fondamento della lettera, lo contraddico: gioire del successo raggiunto da figure storiche e artistiche di tal spessore non è becero orgoglio campanilistico, ma semplicemente il riflesso di un approccio sano alla storia cittadina, spesso bistrattata e dimenticata dagli stessi residenti. La seconda affermazione che mi colpisce riguarda lo stupore nel constatare la stima di cui il Maestro gode, stupore che pure comprendo considerati i pochi sforzi fatti dalle istituzioni ennesi, durante tutti questi anni, per rimarcare l’importanza artistica e culturale rivestita dalla figura in questione.
Ricordare Francesco Paolo Neglia significa riconnettersi con quella storia, elevarla e scavare nelle radici di un territorio sempre più in difficoltà. Si tratta di un approccio complicato che potrebbe sembrare poco utile alla pragmaticità dell’amministrazione di una comunità cittadina, ma la buona politica sa che non è così e ha il compito indifferibile di promuovere tale approccio con l’obiettivo principale di non dimenticare, e anzi continuamente ricordare, chi ha dato lustro alla nostra terra.
Antonio Gramsci diceva “la storia insegna ma non ha scolari”, io aggiungo che perché gli scolari vi siano è necessario che le istituzioni, a qualunque livello, mettano i cittadini nelle condizioni di essere tali. In che modo? Ricordando, creando contesti di aggregazione culturale e di memoria collettiva.
È per questi motivi, e per altri ancora che non citerò per evitare di tediare i lettori, che chiedo all’Amministrazione Comunale di Enna di accogliere i due appelli, che sottoscrivo in toto, del concittadino Filippo Giunta, istituendo una giornata di memoria collettiva e di celebrazione artistica (attraverso un’edizione speciale del Premio Internazionale per pianisti e cantanti lirici) in ricorrenza, nell’anno a venire, del 150° anniversario dalla nascita del Maestro Francesco Paolo Neglia e rinominando l’attuale Teatro Garibaldi in onore del suddetto.
Augurandomi che questi appelli vengano accolti con onestà intellettuale e ricordando a tutti la mia assoluta disponibilità al confronto su qualsivoglia tema di interesse cittadino,
porgo i miei più Cordiali Saluti.
On. Maria Stefania Marino.
Ottima iniziativa