La 9^ edizione del festival dedicato al teatro di ricerca e
ai linguaggi ibridi si terrà dall’11 al 20 ottobre
al Teatro Montevergini di Palermo
Gli spettacoli “extra” si terranno dal 23 al 31 ottobre al Teatro Garibaldi, al Museo
internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e al Centro Pro Arenella
Dall’11 al 31 ottobre si terrà la 9^ edizione del Teatro Bastardo, festival dedicato alla
ricerca, ai linguaggi ibridi, alla contaminazione e alla sperimentazione teatrale che
quest’anno invaderà gli spazi del Teatro Montevergini di Palermo (dall’11 al 20 ottobre)
oltre al Centro Pro Arenella, al Teatro Garibaldi e al Museo internazionale delle
marionette Antonio Pasqualino che ospiteranno gli spettacoli “extra” del festival (dal 23
al 31 ottobre).
Teatro Bastardo, curato da Giulia D’Oro e Flora Pitrolo, fin dalla sua prima edizione nel
2015 ha perseguito l’obiettivo della sperimentazione, mantenendo alta la qualità della
proposta artistica: «coltiviamo un’idea di teatro radicale, interdisciplinare e plurale, aperto
alle realtà attive nel tessuto sociale e culturale cittadino, attraverso la ricerca di forme di
creatività meno visibili, di nuovi formati e linguaggi – raccontano le curatrici – L’edizione
2024 è fatta di astri nascenti dello sviluppo del campo delle arti performative e di artisti di
comprovata esperienza a livello nazionale e internazionale – spesso oltre la sfera
prettamente teatrale – per tenere insieme altissima qualità sia artistica che intellettuale del
lavoro».
«L’edizione 2023 del festival si è conclusa – proseguono – oltre che con un incremento di
pubblico notevole, con alcuni dati di natura qualitativa ancora più preziosi: la presenza
sempre più marcata di Teatro Bastardo nel discorso cittadino, la creazione di una nuova
comunità di spettatori intercettati sia grazie alle attività collaterali mirate che alla
programmazione interdisciplinare».
Nel 2024, Teatro Bastardo vuole continuare ad approfondire il senso di un teatro
“politico”, mettendo questa volta al centro l’esperienza emotiva degli spettatori. L’analisi
del nostro tempo così violento passa questa volta attraverso lavori centrati su come
abitiamo questo tempo: come stiamo al mondo, in relazione al mondo e agli altri? In un
panorama di guerra, di dominazione – di rumore – che valore hanno la cura, la
vulnerabilità, l’attenzione, il silenzio, forse anche la tristezza?
Il festival si inaugura venerdì 11 ottobre all’Atelier Montevergini (ore 21.00, via
Montevergini, 20) con Ernesto Tomasini che propone un lavoro in prima assoluta,
coprodotto da Teatro Bastardo, dal titolo La Signora Palermo ha due figlie, esperimento
di teatro comico/popolare queer in cui la tradizione abbraccia la rivoluzione. Ernesto
Tomasini ha voluto accanto a sé due giovani performer alternative palermitane, la stand-up
comedian Celeste Siciliano e la drag queen Caso-x. Con loro il poliedrico ventiduenne
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Ryuki. Insieme esplorano temi di identità, di famiglia, di appartenenza, mettendo in scena
le contraddizioni della società siciliana, italiana, umana.
Sabato 12 ottobre al Teatro Montevergini, alle ore 20.00 (in replica domenica 13
ottobre alle 19.00) va in scena la giovane compagnia Sorelle di Damiano con Variazione
No. 1, esplorazione coreografica, di danza e musica elettronica, “anti-messaggio” della
relazione tra corpo e suono ma allo stesso tempo critica di una “purezza” di una non-
volontà rappresentativa in scena. Lavoro, questo, selezionato tramite la TB Call for
Projects 2024.
A seguire, alle ore 21.00 al Teatro Montevergini (in replica domenica 13 ottobre alle
18.00) in scena la prima nazionale di Permanent Trespass (Beirut of the Balkans and
the American Century) degli artisti di base a Berlino Bassem Saad e Sanja Grozdanic
già presentato al Mousonturm di Francoforte, al Tournesol Beirut e a Stroom Le Hague: in
questo spettacolo si affronta la possibilità e la mutevolezza del lutto quando la catastrofe si
prolunga nel tempo. Inizia con due personaggi ben distinti, due elogiatori funebri di
professione, che si incontrano in una villa spettrale, un non-luogo tra Beirut e Sarajevo,
dove ripercorrono “il secolo americano” chiedendosi quando mai finirà. Le loro riflessioni
vengono continuamente interrotte dalla presenza spettrale di una terza voce che invoca
quello che viene definito “il secolo Americano” (1948-presente).
Ad aprire il sabato 12 ottobre, alle ore 17.30 al Teatro Montevergini (in replica
domenica 13 ottobre alle 11.30), Baby Horror Show di Claudia Puglisi, lavoro per
bambini da Edgar Allan Poe. Si ispira al Teatro Lambe-lambe: una specifica forma di
narrazione in scatola, che ha origine in America Latina, in cui l’intero teatro non è più
grande di 40×50 cm, e gli spettatori guardano attraverso uno spioncino per scoprire quel
piccolo mondo. Nella società odierna i giovani sono sovraesposti alla violenza e all’orrore
e non sempre sono disponibili per loro strumenti efficaci all’elaborazione di emozioni quali
paura e ansia. Nello spettacolo il tema dell’orrore viene filtrato dalla scenografia e dal
medium letterario, con l’obiettivo di aiutare i più piccoli a comprendere che il “male” può
essere contenuto e che ognuno di noi può fare la sua parte per combatterlo.
Il secondo weekend si apre venerdì 18 ottobre con Cry Violet (ore 19.00 – Cortile
Montevergini), nuovo spettacolo di Panzetti/Ticconi, duo di punta della danza
contemporanea europea: un lavoro che parte dal codice gestuale del pulire e del piangere
per indagare la vergogna umana e il senso di colpa verso le altre forme di vita con cui
dividiamo il pianeta. A seguire, alle 20.00 al Teatro Montevergini, in scena Ellen Freed e
Jasper Cox, duo svedese di musicisti e performer, per la prima volta in Italia con Litanies
of Lucciola, “duetto/duello” per voci e corpi a partire da un canto tradizionale bulgaro che
esorta ad amare adesso, perché “l’orizzonte è buio”. A chiudere, alle 21.00 al Teatro
Montevergini, Ant Hampton con Borderline Visible (versione in italiano): una traccia
audio combina narrazione, paesaggio sonoro e istruzioni che guidano lo spettatore
attraverso le pagine di un libro in un intervallo di tempo definito. L’opera inizia come un
viaggio da Losanna a Smirne intrapreso nel 2022 da due artisti e amici, una dei quali ha
problemi di salute a metà strada ed è costretta a fermarsi. La narrazione si trasforma in
una psico-geografia commovente e travagliata, passando dal “noi” all’“io”, dal presente al
passato.
Tutti e tre gli spettacoli saranno in replica sabato 19 ottobre agli stessi orari. Ad anticipare
(ore 17.30 all’Atelier Montevergni con replica domenica 20 ottobre alle 11.30),
Divisoperzero con Officina Prometeo, versione del mito di Prometeo per spettatori 5+
narrato da un burattinaio-narratore-artigiano solo in scena con la sua baracca. Domenica
20 ottobre (ore 18.00) va in scena la versione in inglese di Borderline Visible di Ant
Hampton.
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Gli spettacoli “extra”, cioè al di fuori dal Montevergini, hanno inizio mercoledì 23
ottobre (ore 17.00 e ore 21.00) al Teatro Garibaldi (Piazza Magione). In scena Collectif
Fearless Rabbits/Rémi Boissy con Rapid Life Movement, presentato in collaborazione
tra Teatro Bastardo e Prima Onda Fest. Una performance di teatro fisico dove il
combattimento, la resistenza e la resilienza sono le forze motrici della trasformazione, del
rischio e della costrizione, e evidenziano il rapporto tra i vivi e i morti. Domenica 27
ottobre al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino (ore 17.30 –
Piazza Antonio Pasqualino, 5) si terrà Demetra di Agrupación Señor Serrano, che
inaugura la stagione di teatro per l’infanzia del Museo Pasqualino. Uno spettacolo che
mette al centro gli interrogativi sullo sfruttamento delle risorse naturali. Terza opera del
ciclo Olympus Kids ha per protagonisti Demetra, Erisittone, i boschi di querce, la
deforestazione in Amazzonia, i negozi di abbigliamento a basso costo, i telefoni cellulari e
lo sterminio di animali per fare gli hamburger del supermercato.
28, 29, 30 e 31 ottobre, sempre al Museo internazionale delle marionette Antonio
Pasqualino (ore 9.00) Parole e sassi – La storia di Antigone in un racconto per le
nuove generazioni con la celebre attrice palermitana Simona Malato (protagonista di
lavori di Emma Dante, Giuseppe Fiorello, Vincenzo Pirrotta tra gli altri), un lavoro che
cerca il linguaggio per consegnare la vicenda di Antigone alle nuove generazioni: tutto si
compie come in un rito. I sassi sono simbolicamente parole e legano tra loro pensieri e
azioni.
E al Centro Pro Arenella (Via Papa Pio XII, 8) il 30 e 31 ottobre (ore 16.00) Il secondo
paradosso di Zenone di Elisabetta Consonni, è una performance e un laboratorio
aperto al pubblico: un astronauta passeggia in slow motion per il paesaggio urbano,
“straniando” tutto ciò che è usuale/quotidiano; a seguire (ore 18.00) Mario Barnaba con In
Valigia, uno spettacolo per bambini da 0 a 100 anni. Una pièce intelligente e divertente
ideata e inscenata da Mario Barnaba, clown, giocoliere e acrobata.
TB24 ripropone le conversazioni aperte intese come spazio di riflessione comunitario,
teorico e civile sui temi del festival, per approfondire e il lavoro degli artisti oltre la scena
con i formati Collateral (a ingresso gratuito): installazioni video e sonore, interventi di
scrittura e arti visive.
Il primo evento collaterale è giovedì 10 ottobre (ore 18.00), all’Ojda (Piazza Aragona 1),
per l’anteprima di TB24 e l’apertura di KIOSK, a cura di Palermo Publishing per Teatro
Bastardo (aperto anche per venerdì 11 e sabato 12 ottobre – ore 11-18). In occasione
della IX edizione di Teatro Bastardo, Palermo Publishing annuncia il nuovo lancio di
KIOSK, una selezione di libri d’artista che esplora l’incontro tra il libro d’artista e le arti dal
vivo. KIOSK presenta una selezione di libri d’artista dalla scena editoriale indipendente,
invitando a una riflessione sul libro come spazio performativo, dove l’interazione tra l’opera
d’arte e l’osservatore diventa determinante nell’attivazione del lavoro.
Sabato 12 e domenica 13 ottobre (ore 16-19.30) al Teatro Montevergini l’installazione
Anti-historical punk / Country is a Bank di Sanja Grozdanić e Bassem Saad. Questa
installazione include materiale tratto dalla versione cinematografica di Permanent
Trespass – attualmente in corso di realizzazione – e video girati su supporti commerciali
economici in vari luoghi significativi per la presenza spettrale che è la terza voce dello
spettacolo Permanent Trespass. Sabato 12 ottobre alle ore 18.30, aperitivo bastardo: a
glass of wine con Ernesto Tomasini.
Martedì 15 ottobre (ore 11-18) al Teatro Montevergini il Laboratorio residenza
DETOURISTIKI a cura di Ant Hampton e giovedì 17 ottobre (ore 10.00) all’Accademia
di Belle Arti Palermo (Palazzo Fernandez, Aula Magna) incontro con l’artista Ant
Hampton, con Flora Pitrolo e Pietro Airoldi. Si discuterà dell’ultimo lavoro di Ant,
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Borderline Visible uno spettacolo-libro che propone un’idea di editoria time-based,
performando su carta e al contempo “dal vivo” un immaginifico viaggio da Losanna a Izmir
tra le rovine dell’identità europea – e del suo nuovo progetto sul “turismo estremo”
DETOURISTIKI, di cui Palermo è la prima tappa di ricerca prima di proseguire verso
Atene. Hampton offrirà anche un breve estratto del suo lavoro Fuori Scala (2021), creato
in collaborazione con Tim Etchells della storica compagnia inglese Forced Entertainment.