Da una condizione all’avanguardia di Calascibetta, Gagliano ed Agira, passando dalla vicenda tragicomica di Leonforte sino all’anno zero di Pietraperzia.
Si potrebbe sintetizzare così il lungo e tortuoso viaggio tra i comuni della provincia di Enna per constatarne la loro condizione in tema di impiantistica sportiva.
Una situazione dalle forti contraddizioni che vede amministrazioni comunali lungimiranti che hanno creato delle vere cittadelle sportive che non hanno nulla da invidiare a comuni del nord Italia, ed altre assolutamente insensibili che considerano lo sport sia come fenomeno che come servizio infrastutturale una vera palla al piede.
Tutto cio in barba al fatto che la pratica sportiva è stata inserita nella costituzione italiana e quindi non dandone la possibilità è un vero e proprio reato verso la carta costituzionale oltre che negare un diritto di cittadinanza ai propri cittadini.
Per non parlare poi del fatto che la pratica dell’attività motoria è sempre delle delle più importanti veicoli inclusivi, educativi, di pari opportunità di corretti stili di vita di prevenzione a numerose malattie.
Per non parlare poi che lo sport è un importantissimo veicolo di promozione turistica economica di un territorio. Quindi avere impianti efficienti significa poter organizzare eventi sportivi di richiamo quantomeno regionale che fanno spostare centinaia di persone.
Ma andiamo a dare uno sguardo alla situazione infrastutturale comune per Comune.
Sicuramente la palma dei migliori la si deve dare ai Comuni di Calascibetta, Gagliano Castelferrato, Troina e Agira. Questi 4 comuni infatti non solo hanno realizzato campi di calcio in erba sintetica, ma tanti altri come impianti da tennis, padel, polivalenti sia scoperti ma sopratutto coperti che per le nostre zone significa fare particare attività sportiva anche nei mesi invernali. Ma non solo, i tre comuni stanno diventando punto di riferimento per l’organizzazione di eventi sportivi non comunali.
Un gradino più sotto troviamo Nissoria Enna, Barrafranca e Aidone.
Anche a Nissoria è stato realizzato un centro sportivo. Ma probabilmente per la scelta degli impianti da realizzare si potevano fare migliori valutazioni in particolare sull’utilizzo dell’impianto tensostatico. Ad ogni modo la condizione infrastuturale è assolutamente avanti rispetto a tanti altri comuni anche perchè conta anche di una efficientissima palestra comunale. Nel capoluogo sono presenti diversi impianti, dal campo di atletica leggera, al palazzetto dello sport, ai campi di calcio in erba naturale e sintetica. Ed altre infrastutture sono in fase di rifacimento come quelle in contrada Psciotto e Venova. Adesso la vera sfida è quella della futura gestione. Il grande rammarico è quello che Enna non abbia un palazzetto dello sport degno di chiamarsi tale.
Ad aidone e Barrarfranca invece sono stati realizzati bellissimi campi di calcio in erba sintetica. Ma per quanto riguarda altre infrastrutture sportive sono rimasti molto indietro.
All’insegna dell’ottimismo invece la situazione per un altro gruppo di comuni come Nicosia, Regalbuto Assoro, Valguarnera.
Tutti comuni dove si stanno prevedendo investimenti per il potenziamento delle infrastutture sportive già presenti. Da Nicosia dove il campo di calcio in erba sintetica è in fase di completamento, ad Assoro e Regalbuto dove i lavori dovrebbero iniziare a breve con Regalbuto che realizzerà anche una pista di atletica leggera, presso l’area sportiva di contrada Piano Arena (dove c’è anche un palazzetto dello sport) a Valguarnera dove a quanto pare dovrebbe esserci un finanziamento per la realizzazione del terreno in erba sintetica del Sant’Elena e dove da poco è stato inaugurato un campo di calcio a 5 comunale. Ma indubbiamente in questi comuni si potrebbe fare molto di più.
Un caso a parte è la vicenda di Leonforte dove malgrado sia presente uno dei migliori impianti calcistici nel panorama dilettantistico siciliano, ormai da circa un anno si assiste ad una vicenda tragicomica dove il gestore dell’impianto si comporta da proprietario con la richiesta di quest’ultimo che è il comune della rescissione della convenzione. Ma ad oggi la stuttura rimane chiusa per una provvedimento dell’autorità giudiziaria. Ad ogni modo uno dei più grandi comuni della provincia si trova in forte deficit infrastutturale sportivo.
In notevole ritardo comuni come Cerami, Sperlinga, anche se ci sono amministrazioni comunali che stanno cercando di recuperare il gap in questo particolare settore, mentre invece non si ha nessuna notizia se sono previsti investimenti in tal senso in altri come Villarosa, Centuripe, Catenanuova e sopratutto Piazza Armerina.
Anno zero infine per Pietraperzia. Al cittadino pietrino viene di fatto negato il diritto costituzionale alla pratica sportiva non essendo presente nessun impianto da poter utilizzare