Giornate FAI di Primavera 2022
L’Organo del Duomo di Regalbuto e il tesoro della cripta di San Rocco
Il Duomo di Regalbuto, a prescindere dalla valenza architettonica e artistica dei suoi contenuti, presenta due motivi di grande interesse, il primo legato alla presenza di un magnifico organo costruito da don Donato Del Piano, il secondo il tesoro della cripta di San Rocco, chiesetta attigua, connessa alla chiesa madre. Costruito nel 1767, quest’organo fu il primo in Italia con consolles multiple, tre per l’esattezza, che consentivano esecuzioni multiple con tre organisti contemporaneamente. Esso è veramente imponente: le canne di facciata sono 37 di cui 8 mute e 29 suonanti, divise in 5 campate ad ali convergenti al centro e cuspidi; le otto canne mute sono ripartite in due gruppi di quattro agli estremi della facciata. La tastiera, ottocentesca, conta 66 tasti, mentre la pedaliera è del tipo “alla siciliana” con leve sporgenti dalla cassa e 12 pedali. I registri dell’organo sono comandati da un fila verticale di pomelli e tiranti metallici a sinistra della tastiera, da una fila verticale di pomelli e tiranti lignei a destra della tastiera e da due pedali lignei a destra della pedaliera. Il tesoro della cripta di San Rocco, patrimonio inedito da poco studiato e catalogato, contiene, oltre a suppellettili liturgiche del periodo manierista e neoclassico, alcuni manufatti d’argento tra i più pregiati della Sicilia. Tra questi spicca un reliquiario di San Vito, opera del più famoso argentiere siciliano del ‘500 e un’opera scultorea in argento di Filippo Juvarra.
Sabato 26 e domenica 27 marzo 2022 – Info, orari e Prenotazioni sul FAI