
Dichiarazione del Presidente CNA Filippo Scivoli in risposta al comunicato del Presidente del parco floristella.
In questi giorni si celebrerà il processo contro l’imputato per l’incendio che l’8 luglio dello scorso hanno ha distrutto 60 ettari di area boschiva tra Grottacalda e Floristella lambendo abitazioni civili e lo stesso parco. Come riportato da diversi articoli della stampa locale e nazionale.
CNA ha deciso di costituirsi parte civile interpretando il sentimento di rabbia di tante persone che hanno subito gravi danni alle proprie abitazioni e sopratutto di tanti operatori che investono in settori come agricoltura e turismo e vengono fortemente penalizzati da questo fenomeno criminale.
Con questa scelta abbiamo voluto mettere in evidenza l’enorme impatto che questi fenomeni hanno sulla nostra economia e abbiamo voluto metterci la faccia.
Nessuno ha chiamato in causa la gestione dell’Ente Parco Floristella, né quando abbiamo dichiarato di volerci costituire, né quando lo abbiamo fatto.
Anche perchè il fatto che gli incendi avvengano in quell’area non implica il fatto che sia avvenuto all’interno del parco. Si registra però il fatto che molte guide ambientali, in quel periodo evitano alcuni percorsi all’interno delle aree boschive.
Ciò nonostante, questa azione che ribadisco a tutela degli interessi degli operatori economici e in contrapposizione a un fenomeno criminoso, crea uno strano fastidio al Presidente dell’Ente Parco.
Lo ha fatto quando dichiarammo di volerlo fare quando lo abbiamo fatto e siamo stati ammessi come pare civile.
Quando dichiarammo di volerlo fare, il Presidente dell’Ente, sentendosi chiamato in causa dichiarò che si sarebbe costituito, ma che lo avrebbe fatto in silenzio, senza dirlo a nessuno per non fare clamore.
A parte che sarebbe una presa di posizione importante di una istituzione che meriterebbe il plauso e il sostegno di tutti, ma ognuno ha il suo stile. Il silenzio in alcuno casi è uno stile.
Peccato che poi, però, l’Ente non si è costituito e che adesso non potrà più farlo.
Avrebbe dovuto perchè tra le finalità del parco c’è anche “la protezione, conservazione e difesa del paesaggio e dell’ambiente naturale dell’area mineraria in sé e dell’area circostante forestata”, avrebbe potuto farlo nelle modalità che riteneva più opportune, ma non lo ha fatto.
Purtroppo l’ente parco a differenza di quanto proclamato sulla stampa (senza fare clamore) non si è costituito, si è solo infastidito