
Click Day, esposto di Confartigianato all’AGCM: “Modalità penalizzante e discriminatoria”
L’insufficienza di risorse non può tradursi in un’assegnazione di incentivi finanziari alle imprese aventi
diritto in base all’ordine temporale di presentazione delle domande. Questa modalità, nota come Click Day,
comporta un’incomprensibile discriminazione ai danni di alcune PMI a vantaggio di altre.
Perché? “In primo luogo -spiega il Presidente della Confartigianato Imprese Enna Peter Barreca- ad influire
è la qualità della connessione ad Internet variabile in base al territorio, ma purtroppo determinante quando
si parla di rapidità di inoltro della domanda”. A soffrirne particolarmente il Mezzogiorno dove le
infrastrutture di rete sono rinomatamente più vetuste.
Bisogna, inoltre, tener conto- prosegue il Presidente di Confartigianato Enna- “dell’incidenza su questa
modalità del Digital Divide ossia il divario tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione e chi
ne è escluso”. Altro discrimine che preclude di fatto un’equa partecipazione.
“Non parliamo poi dei blocchi dei sistemi o dell’utilizzo dei cosiddetti Robot da parte di alcuni che
consentono un inserimento meccanico della domanda alterando le condizioni di parità, non discriminazione
ed eguaglianza” ha concluso Barreca.
Per tale ragione, riferisce il vertice della sede Provinciale, la Confartigianato Imprese ha presentato un
esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) affinchè assuma i giusti
provvedimenti contro la modalità del Click Day sempre più utilizzata dalla Pubblica Amministrazione. Si
ricorda a tal proposito il “Bando ISI” dell’Inail o le procedure indette da Invitalia. Da ultimo il Bando relativo
al Fondo Impresa Femminile in ordine al quale la Confartigianato Enna aveva già attraverso il proprio
Segretario, la Dott.ssa Angela Maccarrone, denunciato a gran voce la modalità di assegnazione del
contributo operata sempre tramite presentazione a tempo della domanda.
“Bisogna tutelare la concorrenza tra Imprese. Non è contemplabile l’ipotesi per cui la P.A. crei un effetto
distorsivo su questo inviolabile principio, influendo anche sul corretto funzionamento del mercato” afferma
il Presidente di Enna che auspica un deciso cambio di rotta all’esito dell’esposto effettuato a livello
nazionale.