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Sabato scorso ha parlato ai microfoni dell’addetto stampa dell’Unione Rugby Enna Matteo Russo il Presidente della Federazione Italiana Rugby Marzio Innocenti, il quale ha esposto i suoi pensieri sul rugby Siciliano.
-Buongiorno Presidente. Inizierei dalla prima domanda: cosa ne pensa del rugby Siciliano?
Da quando sono Presidente ho programmato diversi interventi per il Sud. Sono stati tutti indirizzati per cercare di rilanciare il Rugby nel Mezzogiorno. Come ben si può capire, il percorso non è facile. Tra le molte Regioni coinvolte, però, la Sicilia è quella che sta rispondendo meglio. Francamente sono molto contento dei riscontri in questa terra, in quanto mostrano anche l’alta competenza dei dirigenti. I miei più sentiti complimenti sono indirizzati anche nei confronti di Gianni Saraceno (Presidente Regionale Federazione Italiana Rugby)>>.
– Presidente: quali saranno gli interventi per colmare quel divario che divide Nord e Sud?
L’unico vero punto di distanza tra le due parti d’Italia è la presenza e la qualità degli impianti. Abbiamo molte partite aperte in diverse zone della Regione, in particolare Palermo e Catania. Ovviamente, però, cercheremo di operare al massimo in qualsiasi zona carente. Una volta avviata e terminata questa partita, ciascuno avrà la propria dimora. Da qui proseguire l’attività sarà più semplice e agevole. Specialmente considerata l’alta capacità dei dirigenti qua al Sud>>.
In seguito, il Presidente ha condotto la riunione con i Dirigenti delle Società Rugbystiche Siciliane. Durante lo svolgimento dell’incontro è stato affiancato dalla competenza del Presidente Regionale Gianni Saraceno e dal Vice-Presidente Nazionale Antonio Luisi.
Più nello specifico si è abbondantemente discusso sulla valenza e l’importanza dell’attività sportiva sul territorio nazionale, proponendo il rugby come strumento educativo.
Inoltre, il Presidente ha anche annunciato di voler continuare in questa direzione, considerati i risultati maturati sotto la direzione di Gonzalo Quesada -che ha sostituito Kieran Crowley- nell’ultimo sei nazioni. A tal proposito, si è accennato anche al ruolo delle Accademie, all’importanza di finanziare le franchigie, alla necessità di migliorare i settori giovanili e i vivai, nonché di lasciare esordire un maggior numero di valorosi ragazzi.