RICORDI DEL PASSATO,
Spesso a Enna qualcuno avanza la proposta di collegare Enna Bassa con il centro con una funivia.
A molti appare una proposta irrealizzabile, non tenendo conto che questo sistema funziona bene in molte città italiane.
Molti sconoscono che per un decennio (1926-1936) la città era stata collegata alla stazione ferroviaria con una teleferica, la cui stazione di arrivo era situata in Via Porta Palermo, nei pressi dell’attuale palazzo delle poste.
La teleferica ideata e progettata da. Giuseppe Panvini Vulturo,allora Ingegnere Capo del nostro Comune, veniva utilizzata solo per il trasporto merci.
All’ing.Panvini si devono molte altre importanti opere.
Nello stesso decennio, con un suo illuminato progetto, venne risolto il problema dell’approvvigionamento idrico della città, con la captazione di sorgive in Contrada Bannata, alle porte di Piazza Armerina ma in territorio di Enna e, contestualmente, il sistema di sollevamento per portare il prezioso liquido da S.Anna alle vasche predisposte all’interno del Castello di Lombardia, superando un dislivello di oltre 400 metri.
Realizzò la Centrale elettrica che consentì di produrre l’energia anche per l’illuminazione della città, che allora usava l’acetilene.
Progettò i seguenti edifici: la Scuola elementare di Via Diaz, il vecchio Palazzo delle Poste,il Cinema S.Marco, i due palazzi INCIS di Via Diaz e di Piazza Prefettura, il palazzo Militello, il palazzo della Camera di Commercio e l’adattamento di diversi conventi per essere utilizzati come uffici, quando la nostra Città venne elevata a provincia (Conventi di S,Giuseppe, S.Marco e S.Francesco).
Personalmente ho voluto ricordare l’ing. Panvini in due occasioni.
La prima il 17 dicembre 1987 in un meeting, nella mia qualità di Presidente del Lions Club, con un targa consegnata al figlio in occasione del 25 anniversario della morte.
La seconda con la pubblicazione del libro “Ricordo di Giuseppe Panvini Vulturo – Ingegnere Capo del Comune di Enna.
La città che nel tempo si era ricordata di Nino Savarese e di Francesco Paolo Neglia, inspiegabilmente si è dimenticata di due altri illustri personaggi: Napoleone Colaianni e Giuseppe Panvini Vulturo
A buono intenditore poche parole.
angiolo alerci¬