PERGUSA
Premesso
– che con atto n.1806 reo e n.727 Racc. in notaio dr. Francesco Salerno in data 2° marzo 1954 venne costituita la società “Canottieri Pergusa “della quale venne nominato Presidente l’ing. Giandomenico Cammarata. allora ingegnere capo del Genio Civile di Enna;
-che nel corso della sua presidenza chiese ed ottenne dal Comune di Enna mq.600 di suolo in località Pergusa “al fine di facilitare su di esso suolo l’auspicata costruzione del padiglione “Club dei Canottieri Pergusa”( delibera della Giunta del 28 aprile 1995 ,approvata dal Consiglio Comunale in data 7 luglio 1955);
– che in sostituzione, a seguito del suo trasferimento a Parma per assumere l’incarico di “Magistrato del Po”, venni eletto io Presidente;
– che a seguito dell’ampliamento delle attività nautiche, in aggiunta a quella dei canottieri (sci nautico, motonautica e nuoto), allo scopo di concordare con le rispettive federazioni sportive le relative date di svolgimento ed evitare possibili contemporanei eventi, venne effettuata la fusione tra il club “Circolo dei Canottieri” e “Club Sci Nautico Pergusa” con la creazione del “Club Nautico di Pergusa” del quale venni nominato Presidente:
– che a causa dell’abbassamento del livello delle acque del Lago non si potevano più svolgere attività, fatto aggravato quasi contemporaneamente con creazione della riserva:
– che per non perdere l’esperienza maturata, il Lago era stato utilizzato dalla Federazione Nazionale Sci Nautico per gli allenamenti della nazionale in vista delle Olimpiadi e dei Campionati del Mondo, l’attività del Club venne trasferita presso la Diga Nicoletti;
– che lo statuto della società, Capo IX n.22, prevede che la società potrà essere sciolta quando il numero dei soci si sia ridotto a dieci o meno, in tal caso tutto il patrimonio rappresentato nel materiale ed altro di proprietà della società verrà venduto al migliore offerente e l’ammontare verrà diviso tra i soci residui, rispettivamente in proporzione alle quote versate.
– che iniziata la pratica di liquidazione mi sono accorto che il padiglione costruito su terreno concesso dal comune era stato accatastato a nome del Comune, non solo se ne era impossessato mediante scasso con la sostituzione delle chiavi, ma lo concesse in comodato alla Provincia regionale Enna, con delibera n.1447 del 7 ottobre 2011.
– che mi è sato riferito che in una conversazione tra personale del Comune, si faceva cenno alla mia veneranda età con la espressione “perdiamo un po’di tempo che il problema potrà risolversi da solo”.
–
– che a seguito di questa notizia il Comune sollecitato rispose con la nota n.2001/2023 del 12/1/2023 con la quale indirettamente confermò la scelta di perdere tempo con questa espressione “Si rappresenta che sarà cura di questo ente non appena venne deliberato il prossimo bilancio e fatta salva la disponibilità di somme da potere utilizzare per questo fine e affidare l’incarico ad un tecnico per effettuare la voltura richiesta”.
– Termine indefinito che conferma la volontà di sperare quanto da loro auspicato.
– Che con una mia nota del 10 marzo 2023, rimasta ancora inevasa, avevo comunicato al Sindaco che avrei anticipato io le somme necessarie per effettuare la voltura, e segnalarmi il nominativo del tecnico di fiducia scelto dal Comune, dal momento che i tempi della liquidazione non potevano collegarsi che gli incerti tempi dell’amministrazione comunale.
PREMESSO QUANTO SOPRA
Allo scopo di non consentire al Comune, nel caso si verificasse la possibilità di realizzare il piano da loro previsto, sono venuto nella determinazione di effettuare una promessa di vendita condizionata, e di crea re e conferire il bene in una fondazione per ricordare la storia di Pergusa dal Ratto di Proserpina, alla caccia, alla malaria. alle manifestazioni nautiche e motoristiche, all’andamento periodico del livello dell’acqua e alla creazione della riserva.