Pace: le donne protagoniste. Iniziativa di Cgil e Anpi oggi a Palermo con gli studenti
Palermo, 4 mag- Pace, diritti delle donne, pari opportunità, contrasto alla violenza di genere, democrazia i temi oggi sul palco del cinema Rouge Noir di Palermo, dove la Cgil, assieme alle categorie Spi, Flc, Fisac a Proteo Fare Sapere, e l’Anpi hanno tenuto un’iniziativa dal titolo “Donna è pace” che ha coinvolto studenti di scuole superiori in un dibattito puntato a mettere in luce il ruolo delle donne nella costruzione di percorsi di pace e i limiti oggi esistenti al pieno dispiegarsi della loro iniziativa, a partire dall’assenza nei tavoli decisionali. “Un ultimo esempio in tema di welfare – ha detto Gabriella Messina, segretaria confederale della Cgil Sicilia, intervistata sul palco dalla giornalista Marina Turco- sono i dubbi che si addensano sulla realizzazione di asili nido con i fondi del Pnrr”. Alla voce dei ragazzi è stato affidato il commento di testi di donne che raccontano storie di donne, alla presenza delle scrittrici e col coordinamento di Maria Letizia Colajanni, presidente onorario dell’Anpi, che ha curato il progetto. Per fare emergere dal “buio, dal labirinto in cui sono state relegate”, sono le parole di una delle scrittici riportate da Colajanni, le voci di donne che raccontano la loro condizione. Dell’orrore della guerra ha parlato Elena Tarassova, una rifugiata Ukraina “spaventoso lasciare la propria città- ha detto – orribile restare”. Quella guerra che le donne “vogliono, possono contrastare, l’impegno per il disarmo – ha rilevato Messina- è proprio del movimento delle donne”. “ Le donne- ha aggiunto- sono già state protagoniste della storia, come le partigiane, hanno cambiato la società , continuano a essere determinanti. Ma ci sono ancora limiti fortissimi- ha sottolineato- al dispiegarsi della loro iniziativa e questi si chiamano disoccupazione, gap salariali, welfare insufficiente, violenza, permanere di stereotipi di genere, negazione della presenza delle donne nei posti di potere, in quelli dove si decide per la pace e non per la guerra”. Messina ha aggiunto che la “la Cgil chiede di tracciare le linee di un nuovo modello di sviluppo centrato sulla solidarietà, sulla cura delle persone, dell’ambiente, utilizzando le risorse per curare il mondo, i bisogni umani ed eliminando le ingiustizie”. Sulla stessa lunghezza d’onda Vania Bagni, del comitato nazionale Anpi. “Nella difficile situazione che vivono oggi il Paese e l’Europa- ha detto- con umiltà occorre andare a un pensiero politico diverso che può nascere solo dal pensiero delle donne avvezze alle scelte in direzione della socializzazione. Quelle donne che oggi mancano nei tavoli decisionali”. Eppure “non basta essere donna per essere portatrice di un pensiero diverso”. “Il nostro Paese, nel quale è premier una donna, non sta dando segnali positivi – ha rilevato Bagni-, anzi mentre cresce la povertà lavora in una direzione preoccupante, con provvedimenti sbagliati, inadeguati che incidono negativamente sulle fragilità del Paese e sui soggetti più deboli e delineano un’idea di Paese opposto ai valori della Costituzione”. Molti gli interventi oggi al Rouge Noir, “autorevoli e importantissimi contributi- rileva Messina- per un percorso che portiamo avanti tutti insieme”. Sul palco hanno parlato Adriano Rizza ( Flc Sicilia), Maria Concetta Balistreri ( Spi Sicilia), Mimma Argurio ( Fisac Sicilia), Eliana Romano ( Proteo Fare Sapere), Laura Di Martino ( Cgil Palermo). Fili conduttore del dibattito la necessità che le giovani generazioni conoscano la storia del Paese, la Resistenza, per avere contezza delle libertà che sono state conquistate, che vanno difese e dei diritti che vanno ancora affermati, a partire da quelli delle donne, promotrici di pace e dello sviluppo armonioso delle società e dei popoli.