Questa la lettera inviata dal presidente del movimento per la difesa dei territori Fabio Bruno al direttore generale dell’Asp Franesco Iudica
Risorse per il reparto di Ortopedia del Basilotta di Nicosia
Egregio Direttore,
A breve il reparto di Ortopedia del Basilotta di Nicosia conterà su un solo Ortopedico, sui sei previsti
dalla pianta organica dell’ASP.
Era ormai noto da tempo che si sarebbe arrivati a questo punto, il 16 maggio uno dei tre dirigenti
medici ha preso servizio presso un ospedale dell’Asp di Messina, il 16 giugno toccherà al secondo,
quando in reparto rimarrà solo il primario.
Siamo a conoscenza dei piani della direzione dell’ASP di garantire la funzionalità del reparto un
giorno a settimana per gli interventi programmati, ma ciò non risolve il problema della gestione
delle emergenze/urgenze. Sappiamo del concorso per dirigenti medici di primo livello, ma ciò non
risolve la situazione nell’immediato e comunque non garantisce che si riuscirà a trovare Ortopedici
disposti a prendere servizio in un ospedale di area interna.
Il reparto di Ortopedia è di fondamentale importanza per un ospedale che si occupa di
emergenze/urgenze, qual è il Basilotta di Nicosia, ed è un reparto salvavita per il nostro territorio
montano, troppo distante dagli ospedali metropolitani. Ma è anche un reparto strategico per l’ASP
di Enna, infatti l’unità operativa complessa di Ortopedia rappresenta un’eccellenza dell’ASP, con
oltre 600 interventi l’anno, che abbracciano le utenze non solo dell’area nord della provincia di
Enna, ma anche di alcuni paesi delle ASP di Palermo e Messina.
Una possibile soluzione sarebbe quella di coprire alcuni turni a Nicosia con gli Ortopedici
dell’Umberto I di Enna, che potrebbero ruotare per garantire una maggiore operatività del reparto e
la gestione delle emergenze. Sarebbe una soluzione temporanea, fintantoché non si riusciranno a
reperire altre risorse stabili per il Basilotta di Nicosia.
Si potrebbe ad esempio ricorrere a convenzioni con altre ASP, come è già stato fatto con il
Policlinico di Messina per il reparto di Cardiologia.
Ad Enna si potrebbe comunque operare con ad esempio 2 unità in meno, rispetto all’organico
attuale, a Nicosia non si può con una sola unità.
Se ci fossero riserve su questa proposta ci preme ricordare che nel recente passato, all’occorrenza i
dirigenti medici di Nicosia hanno collaborato di buon grado alla copertura dei turni di vari reparti
dell’Umberto Primo di Enna. E lo stesso discorso vale per quando i medici di Nicosia hanno
supportato per parecchi mesi il reparto Covid dell’Umberto I.
Certi che la Direzione Sanitaria voglia operare le migliori scelte per l’interesse dell’intero bacino di
utenti dell’ASP di Enna, ci aspettiamo che le nostre proposte vengano messe in atto nel più breve
tempo possibile