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Nei giorni scorsi abbiamo raccolto il grido d’allarme del comparto agricolo ennese che ha costituto un presidio permanente nei pressi dell’Autostrada A19 e dopo l’incontro dei giorni scorsi a Dittaino con un gruppo di agricoltori e allevatori abbiamo depositato un’interpellanza parlamentare per chiedere al Governo regionale di intervenire con urgenza istituendo un tavolo tecnico per affrontare le criticità e stanziando risorse straordinarie per fare fronte all’emergenza climatica e per ristorare gli imprenditori agricoli colpiti.
XVIII LEGISLATURA
INTERPELLANZA
Iniziative del Governo regionale in merito alle problematiche del comparto agricolo siciliano
DESTINATARI
Presidente della Regione, Assessore dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea
TESTO
Premesso che:
ormai da diverse settimane in Europa, in Italia e in Sicilia sono state avviate eclatanti proteste da parte di tutto il mondo agricolo e zootecnico che vedono in prima linea non solo le organizzazioni di categoria ma anche comitati spontanei di agricoltori e allevatori;
le problematiche oggetto delle legittime proteste sono da tempo conosciute dagli organi competenti sia a livello regionale che nazionale;
appare evidente, oltre ai problemi che da sempre attanagliano questo comparto (lentezze burocratiche, ritardo nei pagamenti delle misure a contributo, rincari energetici e carburanti, prezzi del mercato assolutamente sottocosto), che negli ultimi anni e, in particolare, negli ultimi mesi, con il susseguirsi di eventi atmosferici straordinari, inverni siccitosi e primavere piovose con estremi alluvionali, il settore è assolutamente in ginocchio, se non al disastro totale, con l’ ovvia conseguenza, in alcuni casi, della chiusura di centinaia di aziende e il conseguente abbandono della terra e, in altri casi, di un continuo indebitamento delle aziende divenuto ormai insostenibile;
considerato che:
negli ultimi giorni in provincia di Enna si è costituito un comitato spontaneo di agricoltori che dal 27 gennaio hanno costituito un presidio permanente nei pressi della Autostrada A19, svincolo di Dittaino, i cui agricoltori e allevatori, con un’accorata nota rivolta al Prefetto di Enna, al Ministro dell’Agricoltura, al Presidente della Regione, all’Assessore regionale dell’Agricoltura, nonché al competente Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura, hanno evidenziato le problematiche, già citate in premessa, che attanagliano il settore, lanciando un ultimo e drammatico grido di allarme;
in altre parti della Sicilia si sono costituiti analoghi presidi spontanei per sensibilizzare la politica regionale, nazionale ed europea rispetto alle criticità sopra esposte;
rilevato che:
il comitato spontaneo ennese, facendosi interprete delle problematiche comuni dell’intero comparto, chiede prioritariamente cinque azioni indifferibili ed urgenti al fine di scongiurare il collasso del settore e precisamente:
- immediato decreto di declaratoria di calamità naturale per l’annata agraria 2023/2024, al fine di rimediare ai pesanti danni causati dagli eventi atmosferici avversi verificatesi nel nostro territorio, in particolar modo, siccità e venti impetuosi, supportato da un congruo impegno di spesa, da parte di chi di competenza ed erogato in tempi celeri sulla base delle superfici aziendali e legato al danno effettivo di ogni singola azienda;
- immediato pagamento delle domande uniche e sblocco delle misure PSR; tempistica di erogazione dei contributi della domanda unica e del PSR certa e da erogare entro l’anno solare di presentazione della domanda (Misure a superficie, indennità compensativa, agricoltura biologica, produzione integrata, ecc.) con applicazione degli interessi per ritardati pagamenti oltre il 31 dicembre di ogni anno, nonché esonero temporaneo di tutte le tipologie di tributi e imposte fino allo sblocco dei contributi per ogni singola azienda;
- risoluzione della problematica dell’oscillazione del prezzo al rialzo del carburante agricolo con un contributo permanente sulla differenza tra il costo effettivo ed il tetto massimo di 0.65 centesimi di euro per litro, nonché l’erogazione di pagamenti diretti del sovraprezzo o di credito di imposta;
- adeguamento dei prezzi dei prodotti agricoli proporzionato all’aumento dei costi di produzione con fissazione del prezzo minimo al campo o all’allevamento;
- abolizione definitiva dell’IRPEF agricola e quindi la non concorrenza dei redditi agrari e dominicali che concorrono alla formazione della base imponibile dell’IRPEF per i CD e IAP e che questa venga estesa anche per i terreni in affitto o in comodato d’uso;
preso atto che:
le predette richieste sono il cuore essenziale della protesta che si sta svolgendo anche a livello regionale, nazionale ed europeo;
constatato che:
il perdurare di un siffatto stato di cose oltre a condannare un intero settore fondamentale per l’economia siciliana rischia di produrre disordini sociali causati dall’imperversare delle legittime proteste e della disperazione degli addetti ai lavori;
per sapere:
se non ritenga opportuno convocare urgentemente un tavolo tecnico con i rappresentanti del mondo agricolo e zootecnico siciliano avendo attenzione non solo alle associazioni di categoria ma anche ai comitati spontanei costituitisi ai fini della protesta;
se è intenzione di questo Governo stanziare appositi fondi regionali per far fronte alle emergenze più immediate e aprire un tavolo di confronto con il Ministero delle politiche agricole al fine di trovare soluzioni strutturali alle problematiche di maggiore impatto sul disagio del settore.
Firmatari
- Sebastiano VENEZIA
- Michele CATANZARO
- Giovanni BURTONE
- Valentina CHINNICI
- Antonino CRACOLICI
- Emanuele DIPASQUALE
- Mario GIAMBONA
- Calogero LEANZA
- Dario SAFINA
- Ersilia SAVERINO
- Tiziano SPADA