Il policlinico a Caltanissetta?
Dopo la meritata festa per aver centrato, dopo 34 anni, la quarta serie di calcio, Enna si risveglia con una notizia a dir poco sconvolgente, riportata da un noto quotidiano siciliano. Pare che nei giorni scorsi a Palermo, sia stata sancita la nascita del quarto policlinico siciliano a Caltanissetta. Speriamo per l’intera collettività ennese, che si tratti solo di una notizia infondata, poiché rappresenterebbe un ulteriore scippo alla nostra, già martoriata collettività. Dopo diversi mesi di silenzio e dopo aver saputo che in tanti reparti dell’Umberto Primo di Enna, stava iniziando la “clinicizzazione”, arriva questa bomba a ciel sereno. Inutile ricordare che le facoltà di medicina si trovano a Enna, all’interno del quarto polo universitario Kore e presso la fondazione Proserpina. Inutile dire che i posti di medicina dell’università di Caltanissetta, sono inseriti nel numero complessivo della facoltà di medicina di Palermo, che ha già nella propria sede, un policlinico. Il popolo ennese se la notizia non dovesse essere una bufala, dovrà dimostrare nel più breve tempo possibile, che oltre ad essere capace di invadere le strade della città, per i sacrosanti festeggiamenti per la promozione in D, sarebbe pronta a reagire in maniera decisa e forte di fronte a un eventuale ed ennesimo furto, voluto da una classe politica nazionale e regionale che da sempre, ha ostacolato e limitato la crescita del nostro territorio. È giusto chiamare a raccolta tutti i rappresentanti delle varie forze politiche e sindacali di questo territorio, capendo che è il momento di agire e di dimostrare che si ha una capacità di rappresentanza, che và oltre il semplice prestarsi a selfie e comparse inutili in eventi pubblici. Ci chiediamo cosa ne penserebbe il sindaco Dipietro, distratto da spartizioni di poltrone assessoriali, se la sua città venisse privata da un riconoscimento che nessuno poteva e potrà mai mettere in dubbio? Si avvicina la tornata elettorale europea che stabilirà per i prossimi 5 anni, gli equilibri e gli scenari della nostra Europa, e se il popolo ennese decidesse di disertare le urne elettorali in segno di protesta? Spero tanto, che la città di Enna colga e capisca la gravità di questa notizia e che si faccia trovare pronta per scongiurare tale scempio.
Gaetano di Maggio
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