Leonforte: Il Leone sta bene dove sta. Lo afferma Obizzo Branciforti – di Gabriella Grasso

Leonforte: Il Leone sta bene dove sta. Lo afferma Obizzo Branciforti.
Il 16 agosto sulla pagina UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, è comparsa la delibera di giunta del comune di Leonforte con la quale, su proposta del sindaco, vengono autorizzati i firmatari di una petizione a installare la statua della madonna della catena al centro della rotatoria, all’ingresso nord del paese; sostituendo una precedente installazione che raffigura il leone dello stemma del comune. I post a commento della delibera sono stati molti e molto critici nei confronti di Leonforte e dei leonfortesi.
“Conosco quel paese. Credo, non a torto, sia il più cattolico di tutta Italia. Non ho mai conosciuto nessun ateo o agnostico di Leonforte”.
“Sempre più incapaci e incompetenti a governare le istituzioni. Non hanno ben chiaro il confina tra Stato e religione. Vergogna”
Solo per citarne alcuni.
Uno solo dei 93 post suggeriva di sostituire il leone con la pesca settembrina: “Potevano fare un monumento alle loro pesche, quelle si che lo avrebbero meritato”.
La querelle madonna vs leone ha per la verità impegnato anche i leonfortesi, che hanno irriso l’amministrazione per la delibera con boutade e installazioni artistiche prontamente rimosse. Sono comparsi murale a tema madonna di Antonello da Messina col volto del sindaco Barbera, una litografia a mo’ di gonfalone e disegni sui social, declinanti variamente l’argomento. Le discussioni sono state accese e tanto si è scritto sulla richiesta, che così recita: “I sottoscritti, in nome e per conto di tanti concittadini devoti della Madonna Maria SS. Della Catena , propongono l’installazione di una statua della Madonna della catena al centro della rotonda all’ingresso Nord del paese di Leonforte, in sostituzione dell’attuale stemma bronzeo. La motivazione che sottende a tale proposta è che nel tempo la Chiesetta dedicata alla madonna della catena ha rappresentato per tutti i viandanti, cittadini di Leonforte e di altri paesi, la porta di accesso alla città e soprattutto un atto di amorevole accoglienza da parte della Madre Celeste. Oggi la porta di accesso alla città si è spostata più a Nord, coincidendo con l’accesso al nuovo Ospedale attraverso la rotonda. Tantissimi cittadini, nel tempo e anche oggi, entrando in città ( per svariati motivi) si affidavano e si affidano alla Madonna Maria SS. Della Catena, sia con segni visibili ( il rituale segno di croce) sia con sentimenti interiori( preghiere, richieste di grazia, etc.) soprattutto quelli che si recavano nel vecchio ospedale o che si recano adesso nel nuovo ospedale” . A firmare la richiesta sono stati trentuno cittadini leonfortesi, che hanno omesso le loro generalità, mentre in 592 hanno sottoscritto la petizione “No alla rimozione del leone” e in tanti altri hanno aderito al collettivo apartitico anche cattolico: Obizzo Branciforti. “L’uomo che tenne alto il vessillo della propria casata anche con le mani mozzate. Il suo esempio di irriducibilità, cocciutaggine se vogliamo vive dentro di noi e ci contraddistingue. Noi siamo Obizzo”. Il gruppo Obizzo Branciforti al primo cittadino e ai trenta firmatari dice: “ Il Leone sta bene dove sta. E noi siamo cocciuti. Come Obizzo” perchè il motto di Leon-Forte è In Fortitudine Bracchii Tui altrimenti il paese dovrebbe mutar di nome e chiamandosi Marianforte e coniare un motto nuovo per cui “Che fare?” avrebbe domandato Lenin. Ignorare la delibera, modificarla o financo revocarla, in parte se non in tutto? Una cosa è certa, questa vicenda non può essere liquidata come una polemica estiva che sa di ideologia e populismo. Questa vicenda è piuttosto una dimostrazione di appartenenza a una comunità fatta di storia e segni e i leonfortesi hanno saputo scindere lo stemma dalla statua, con la benedizione della Madonna, anche quella della Catena.
Gabriella Grasso