
Nella 57* Giornata mondiale per le comunicazioni sociali, mi piace soffermarmi sull’impatto che il progresso comunicativo ha avuto anche sulla religione. Se per un attimo pensiamo a come la nostra idea di “partecipazione comunitaria” sia cambiata dall’inizio delle trasmissioni televisive sembra che il mondo si sia capovolto!
Io nostri Avi avrebbero mai immaginato di partecipare ai Sacri riti attraverso una scatola posta sul settimino del salotto? Giammai!
Eppure ciò è accaduto e ne abbiamo apprezzato ancor di più il valore durante il periodo buio della pandemia..
Ci siamo ritrovati a poter attingere alla fede, al culto, anche alle tradizioni solo attraverso i mezzi di comunicazione..
Ecco che la storia ritorna, con spaventosa ciclicità e ritroviamo nel recente vissuto il passato.
Infatti, nel periodo della II guerra Mondiale, quando le città erano assediate dagli allarmi e dai bombardamenti, l’unico mezzo di comunicazione per la gente comune, del popolo, era rimasto il giornale. Venduto per strada da piccoli garzoni portava, in fondo tra le ultime pagine un trafiletto quasi illeggibile di brani del vangelo.
La buona parte del popolo non aveva imparato a leggere e dunque avveniva che la sera, nei rifugi, chi aveva almeno la 2* elementare, si impegnasse a leggere per gli altri, fu così che nacque la prima forma di comunicazione sociale cattolica tramite mezzo stampa.
Oggi, nel 2023, ci sembra quasi ridicolo dover attenzione gruppi Facebook, post Instagram, canali Twitter e Tiktok che ci consentono di vivere tradizioni religiose o che raccontano storie di fede.
Ma non è così scontato!
Ciò che nel tempo è stato costruito ha segnato il passo ai nostri giorni.
Pensiamo a quando Papa Giovanni XXIII si recò al carcere di Regina Coeli: fu trasmesso dalla tv Vaticana in bianco e nero, wow!
E nel nostro piccolo, la prima diretta del Venerdì Santo su tele Enna? La ricordiamo tutti no!
Bene la storia si evolve e con lei l’uomo ma tutto ritorna come in un canto.
Ed è questa la riflessione più grande : ritorniamo a quello stupore, a quella semplicità di comunicazione!
Il servizio “sociale” di chi produce contenuti multimediali e a mezzo stampa, sia intriso di semplicità e di amore per la conoscenza ;comunichiamo cultura, conoscenza e sapere affinché tutti abbiano un bagaglio e possano sempre fare affidamento sulla memoria che è fondamento di ogni nuova era.
Ilaria Lombardo